E' un libro a cui sono particolarmente affezionata perchè è il primo regalo che mi ha fatto mio marito quando eravamo "morosi".
Un mattino, Angela, una ragazza quindicenne, ha un incidente in moto ed entra in coma. Suo padre, Timoteo, chirurgo nello stesso ospedale dove viene ricoverata, scosso dal dolore, racconta a sua figlia e a se stesso in una specie di monologo parte della sua vita che ha tenuto nascosto, di momenti difficili, di un amore nato in modo violento e finito. Timoteo implora sua figlia di non morire, di non muoversi e non mollare la vita.
L'ho trovato un libro molto bello, a volte duro ma vero, che mette a nudo sentimenti repressi, comportamenti ipocriti ed esalta l'amore per i figli.
Questo libro ha vinto il premio Strega nel 2002.
Buona lettura!
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