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giovedì 3 ottobre 2019

REVIEW PARTY "L'APPRENDISTA DI GOYA" DI SARA DI FURIA



Buongiorno lettori,
questa settimana sono un po' latitante ma oggi arrivo con la recensione di un giallo storico molto interessante che ci porta nella Madrid di fine settecento e ringrazio La corte editore per la copia digitale.
Siete pronti a fare un tuffo nel passato?




L'APPRENDISTA DI GOYA
Sara Di Furia

Editore: La Corte
Prezzo: Ebook € 8,99  Cartaceo € 16,06
Pagine: 301
Genere: Giallo storico



Trama: Madrid 1791, l'arte fiorisce sotto l'occhio vigile dell'Inquisizione. Manuèl Alvèra vive e lavora nel colorificio di famiglia, abile come nessun altro nella miscelazione dei pigmenti. Goya in persona, un giorno, colpito dalla sua abilità, lo richiede al padre come apprendista con la promessa di farlo diventare un pittore di fama. Intanto, nel giro di poco tempo, in città vengono ritrovati diversi cadaveri, tutti di famosi artisti madrileni assassinati secondo il medesimo modus operandi: il corpo massacrato, denudato e scuoiato. Madrid è in subbuglio e mentre l'inquisitore attribuisce la responsabilità di quanto sta accadendo al mero peccato di vanità commesso dai pittori, Manuèl inizia ad avere il sospetto che proprio Goya sia coinvolto negli omicidi. Studiando l'opera del maestro per emularne il genio, il ragazzo scopre infatti un terribile segreto, che gli permetterebbe di raggiungere sfumature di colore mai viste per la realizzazione della pelle delle sue modelle. In breve il giovane apprendista si ritrova a essere vittima e al contempo complice di una spirale di bugie e segreti sempre più intricata, che metterà in discussione tutta la sua vita. Sullo sfondo di una Madrid impregnata di fervore artistico e untuosa religiosità si snoda la vicenda più cruenta che il mondo dell'arte abbia mai conosciuto.
Recensione

Mi piace leggere ogni tanto un romanzo storico, soprattutto se con protagonisti personaggi realmente esistiti perché mi spinge a documentarmi e ad approfondire ciò che sto leggendo e così la lettura diventa anche un'interessante e stimolante lezione di storia.

Ed è stato così anche con L'apprendista di Goya, che mi ha catapultata tra pittori di corte e corride, tra intrighi, gelosie e segreti in una Madrid di fine settecento soggiogata dal fanatismo religioso e dalle esecuzioni dell'Inquisizione.

A raccontarci la storia è Manuel, un ragazzo che lavora nella bottega di colori di famiglia. Quando vede per la prima volta il quadro L'ombrellino di Goya, rimane estasiato dai colori, dalla fluidità delle pennellate e dal simbolismo nascosto.
Per Manuel è un'illuminazione e si rende conto di voler diventare un pittore.
Fortuna vuole che proprio Goya lo voglia come suo apprendista viste le abili capacità del ragazzo nel creare i colori.

Per Manuel è un sogno che si avvera, l'unica possibilità d'imparare da un grande maestro.

E mentre la città è scossa da una serie di efferati omicidi ai danni di pittori conosciuti ed il panico dilaga, nel laboratorio di Goya, Manuel ha modo d'imparare le tecniche di pittura, di venire a contatto con la vera arte e di conoscere bene il suo maestro, la sua genialità, il suo estro ma anche la sua pazzia ed i segreti che nasconde.

La narrazione è molto scorrevole e la storia davvero coinvolgente soprattutto grazie al personaggio di Goya che risulta intrigante, complesso e ben caratterizzato. Anche gli altri personaggi sono ben caratterizzati e mi è piaciuto molto Manuel che dalla protezione della bottega paterna si ritrova a  contatto con una realtà molto più cruda e dura di ciò che pensava essere la vita ed è costretto a diventare adulto velocemente e a perdere tutta la sua ingenuità e spontaneità di ragazzino, ritrovandosi al centro di una spirale di amore, gelosia, pazzia e fanatismo.
Altro pregio è la buona caratterizzazione dell'ambientazione, degli usi e dei costumi che permette di "entrare" davvero nella storia, che ci porta a girovagare per le vie di Madrid alla ricerca d'indizi per scoprire chi si cela dietro El Diablo, l'esecutore degli omicidi. L'attenzione del lettore rimane, così, sempre alta: nella parte finale i colpi di scena sono continui ma le motivazioni del colpevole non mi hanno soddisfatto a sufficienza, l'insieme mi è sembrato un po' forzato.
E', comunque, un buon giallo storico che vale la pena leggere.

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Ed ecco l'elenco dei blog che partecipano al review party

5 commenti:

  1. Erica sono felice sia piaciuto anche a te. Mi sono trovata molto sia nelle tue parole che con quelle di altre blogger. Ed anche io sono andata a cercare il quadro che hai messo nel tuo post

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  2. Erica sono felice sia piaciuto anche a te. Mi sono trovata molto sia nelle tue parole che con quelle di altre blogger. Ed anche io sono andata a cercare il quadro che hai messo nel tuo post

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  3. Ormai ho imparato ad amare questo pittore. Adoro quel quadro e mi piacerebbe anche vederlo dal vivo un giorno :)

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  4. Sono molto concorde con te. La narrazione è ricca ma scorrevole.

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  5. Uno storico ben scritto e non noioso. Il risvolto thriller poi mi è piaciuto moltissimo

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