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lunedì 27 gennaio 2020

SEGNALAZIONE "LA LUNGA STRADA VERSO TE" DI FRANCESCA A. VANNI

Buonasera lettori,
settanta anni fa le truppe dell'Armata rossa entravano ad Auschwitz, liberando i superstiti e portando, per la prima volta, alla luce l'orrore dei campi di concentramento. 
Da venti anni, il 27 gennaio viene ricordato come il Giorno della memoria il cui fine è "ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati."

Esce oggi, La lunga strada verso te di Francesca A. Vanni, ambientato proprio durante la Seconda Guerra Mondiale con protagonisti un deportato ebreo ed un dissidente politico.

LA LUNGA STRADA VERSO TE
DI FRANCESCA A. VANNI

EDITORE: STREETLIB SELF PUBLISHING
GENERE: NARRATIVA STORICA
PAGINE: 367
TRAMA
Innsbruck, 1938.
Sullo sfondo politico dell’Anschluss, nel cuore di un’Austria destinata ad essere annessa alla Germania nazista le vite di due uomini, Benjamin Rosenthal e Frederik Van Horne, ebreo il primo e dissidente politico il secondo, sono destinate a cambiare per sempre.
La guerra travolgerà entrambi, separandoli crudelmente l’uno dall’altro.
Benjamin sarà infatti catturato dai soldati tedeschi e deportato a Dachau, il primo campo di concentramento progettato e costruito dal regime di Hitler, mentre Frederik dovrà fuggire e lottare coraggiosamente per cambiare le sorti del conflitto più atroce della Storia.
Come finirà?
Cos’avrà in serbo il destino per Benjamin e Frederik?
Riusciranno a sopravvivere e ritrovarsi?


ESTRATTO
Innsbruck, 1938.

Il fiume si tinse di rosso.
Accadde all’improvviso, perché certe catastrofi avvengono sempre senza annunciarsi.
Le acque dell’Inn assunsero repentinamente il colore cupo del sangue.
Attorno a Benjamin non c’era più niente e nessuno.
C’era solo del filo spinato, fango umido sotto i suoi piedi e il fiume tinto di rosso alle sue spalle.
Faceva freddo, un freddo mortale.
Sopra la sua testa il cielo aveva assunto lo stesso lattiginoso colore di quando iniziava a nevicare ma Benjamin si accorse con orrore che da quelle nuvole non cadeva neve, bensì cenere.
-Ben...- mormorò in quel momento una voce familiare, riportandolo alla realtà –puoi muoverti, Kurt ha finito di scattare la fotografia.-
Benjamin si riscosse da quell’orribile visione, scaturita da chissà quale angolo remoto della sua mente.
Guardò per un momento il giardiniere che aveva scattato la fotografia allontanarsi e poi volse lo sguardo, di un verde screziato d’oro e marrone come il bosco in autunno, verso l’Inn che scorreva lento e placido alle sue spalle.
Le sue acque non erano tinte di rosso ma erano del solito meraviglioso colore azzurro cristallino, esattamente come gli occhi di Frederik che lo scrutavano indagatori donando al suo bel viso un’espressione preoccupata.
Benjamin sorrise per rassicurarlo.
-Scusami, per un attimo ho avuto l’impressione di trovarmi in un altro tempo e in un altro luogo, chissà per quale strano motivo.- disse –Lascia perdere, in ogni caso non era niente di importante.-
-Sei sicuro?-
-Sì.-
-Vuoi parlarne?-
-No, non preoccuparti. Non è niente di grave, solo una sciocchezza partorita dalla mia mente.-
Frederik gli scompigliò affettuosamente i corti capelli, biondi come il grano maturo.
-A volte pensi troppo, lo sai?- lo rimproverò bonariamente.
-Tu dici?-



L’AUTRICE
Francesca A. Vanni è lo pseudonimo di Marta B. nata in provincia di Milano nel 1984.
Laureata in Scienze della Formazione ha impiegato gran parte del suo tempo nello studio della Storia, in particolar modo quella relativa all’antica Roma, e della Cinematografia soprattutto nell’ambito della fantascienza.
A una delle sue più grandi passioni, la saga di Star Wars, ha dedicato la Tesi di Laurea Triennale “Dal cinema alla realtà: l’inarrestabile evoluzione della tecnologia nella saga di Star Wars.” (anno 2006).
All’attività della scrittura affianca anche quella delle traduzioni.

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5 commenti:

  1. L'estratto è molto toccante, denota uno stile di scrittura evocativo e sono rimasta colpita dalla copertina. L'aggiungo alla mia infinita lista di libri da prendere, grazie **

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    1. Grazie di cuore, il tuo commento mi ha sinceramente commossa.
      Riferirò i tuoi complimenti anche al mio grafico.
      Buona giornata!

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    2. Vero, l'estratto è davvero toccante! Mi fa piacere che il libro ti abbia colpito!!!

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  2. Grazie infinite Erica, per questa segnalazione.
    Ti abbraccio.

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