REVIEW PARTY "NEVER GIVE UP" DI MYA MCKENZIE

Buon pomeriggio lettori,

oggi vi parlo dell'ultimo lavoro di Mya McKenzie, Never give up, uno sport romance, uscito il 3 luglio. Ringrazio l'autrice per la copia digitale.

NEVER GIVE UP
Mya McKenzie

Editore: Auto pubblicato
Prezzo: Ebook € 2,99 Cartaceo € 14,99
Pagine: 537
Genere: Sport romance


Trama: Kendall e Margot hanno una cosa in comune: la pallavolo è il centro della loro vita. Kendall, però, dopo un errore che gli è costato la carriera, osserva la nazionale da bordo campo come preparatore tecnico. A volte vorrebbe strapparsi giacca e cravatta, indossare la divisa e fiondarsi in posto sei per dimostrare a tutti che è ancora il campione di prima. Quell’impeto però dura il tempo di un respiro. Il tempo di ricordarsi che restare in disparte è la giusta punizione per essersi fidato della persona sbagliata. Margot invece aspetta ancora l’opportunità di mostrare al mondo quello che vale. Stringe il ciondolo che le ha regalato suo padre e va avanti, nonostante la fatica, il rapporto terribile che ha con la madre e gli errori che continua a fare durante le partite, nelle poche occasioni in cui lascia la panchina. Ha anche un altro sogno, quello di incontrare il capitano della nazionale di pallavolo, Nick Carter, il ragazzo che la guarda dalla copertina della biografia che lei tiene vicino al letto. Kendall e Margot ancora non si conoscono. Il torneo NORCECA inizierà fra sette giorni. Ed entrambi saliranno sullo stesso areo per raggiungere Winnipeg, in Canada, dove il gioco avrà inizio.

Recensione

Con questo libro l'autrice ci porta  sul campo di pallavolo: mi ha fatto ricordare gli anni di gioventù passati a praticare proprio questo sport e durante la lettura mi sono sentita quasi a casa e  molto coinvolta. Le descrizioni di alcune partite, come pure degli allenamenti, sono veramente dettagliate e molto realistiche tanto che  mi è sembrato di essere in campo con i protagonisti pronta a ricevere (il mio ruolo preferito) o a incitare le compagne e percepire lo stato di tensione ad ogni errore o l'euforia ad ogni punto segnato.

Sicuramente, il gioco della pallavolo e l'amore profondo verso lo sport come forma di completamento, di  realizzazione e crescita sono i veri protagonisti della storia. 

Per Kendall e Margot, infatti, pallavolo vuol dire vita.

Kendall, bravissimo giocatore, nel momento clou  ha dovuto smettere  per un errore, ma, pur di rimanere in quel mondo, è diventato il preparatore tecnico della nazionale. Per Kendall, giocare a pallavolo è stato ciò che lo ha spinto ad andare avanti dopo l'abbandono improvviso della madre.

Applicarsi ed emergere non solo gli ha fatto ritrovare la grinta ed il suo spazio nel mondo ma gli ha anche permesso di dimostrare a se stesso che non è un incapace, che può realizzare qualcosa di buono.

Margot, invece, sta cercando la sua strada: ama giocare a pallavolo, ha le carte in regola per avere il ruolo di titolare ma non ha fiducia in se stessa. Ha da poco perso il padre ed è influenzata dalla madre che non sembra stimarla a sufficienza. La paura di sbagliare o di non essere all'altezza la frenano quando, invece, dovrebbe buttarsi per dare il meglio che può. Nonostante tutto, però, non si lascia mai  abbattere e continua per la sua strada.

Mi sono piaciuti entrambi i protagonisti ma Kendall mi ha colpito maggiormente: alto quasi due metri spesso mi è sembrato un cucciolo indifeso. E' un uomo buono che ripone immensa fiducia negli altri, rischiando di prendere delle cantonate pazzesche, ma ho amato le sue fragilità, le sue paure, la sua dolcezza.

Di Margot ho apprezzato l'evoluzione: in qualche modo all'inizio sembra quasi una ragazzina viziata e non mi è piaciuto molto il suo comportamento ma poi matura e compie delle scelte coraggiose ponendo la felicità degli altri davanti alla propria.

Insieme danno vita ad una storia intensa di riscatto e di seconde possibilità che spinge a lottare, a guardare avanti e ad inseguire i propri sogni proprio come dice il titolo "non mollare mai"!