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mercoledì 29 novembre 2017

"IL RAGAZZO OMBRA" DI LAURA COSTANTINI - RECENSIONE



IL RAGAZZO OMBRA
Laura Costantini

Editore: GoWare
Prezzo: Ebook € 4.99, Cartaceo € 11.03 
Pagine: 230
Genere: Narrativa storica
Serie: Diario Vittoriano v. 1 

Trama: Robert Stuart Moncliff è un romanziere e un ritrattista affermato. Nell’autunno del 1901 chiuso nel castello di famiglia, su una scogliera scozzese, rilegge il diario degli ultimi vent’anni. Un’assenza pesa su di lui: la persona più importante della sua vita. Un tredicenne dagli incredibili occhi d’oro apparso come un’ombra, sotto la luna piena nell’aprile del 1881. Nella lettura Robert rivive la gioia passata, unica cura per superare il giudizio della società vittoriana che ora lo condanna.

Recensione

La trama di questo romanzo mi ha subito incuriosita, ma non avevo un'idea precisa in cosa mi sarei imbattuta: sono bastate poche pagine  per ritrovarmi completamente avvinta alla storia per essere trascinata nella lontana India di fine ottocento a fianco dei due protagonisti, Robert e Kiran, a soffrire e a gioire con loro, a  volergli far sentire la mia amicizia, il mio appoggio, la mia vicinanza.

E' una storia intensa che coinvolge e sconvolge, una storia che parla di amicizia, amicizia vera, profonda, quella che dura per sempre anche se non ci si frequenta, quella per cui daresti la vita se necessario.
Ma è anche un'amicizia difficile, sofferta, contrastata dai pregiudizi e dall'etichetta: Robert e Kiran sono due  tredicenni che non hanno apparentemente nulla in comune. Hanno avuto infanzie completamente diverse: figlio di  un barone avvocato il primo, cresciuto nell'agio, mezzosangue il secondo, diventato uomo in fretta per sopravvivere. 

Robert vede per la prima volta Kiran, una sera in cui non riesce a dormire e guarda il paesaggio dalla finestra della camera: Kiran si sta esercitando con la spada di notte, è un'ombra scura ed armoniosa attraverso la lanugine. Basta poco, a volte solo uno sguardo per capirsi e per sentirsi vicino a qualcuno, per riconoscersi
L'ombra sta tirando di scherma. L'ombra ha danzato il suo duello per me. E quando ha finito si è fermata. Il volto nella mia direzione...ha alzato la mano...mi ha salutato..
I due ragazzini, in realtà, hanno in comune qualcosa: la solitudine, il desiderio di essere accettati, amati.
Robert ha perso la madre quando aveva quattro anni e se ne è addossato la colpa agli occhi del padre. Un padre che non è mai riuscito a trasmettergli affetto, amore. Robert si sente inutile, mediocre, insignificante e nella lontana India si ritrova ancor più solo.
Kiran ne ha passate di tutti i colori; l'autrice non entra mai nei dettagli ma riesce a trasmetterci tutta la sua sofferenza, la  fragilità, la tristezza e le difficoltà affrontate e a farci soffrire insieme a lui.
Anche Kiran è solo, lo è sempre stato e vorrebbe finalmente, per una volta, essere un ragazzino come tanti, poter vivere i suoi tredici anni come un adolescente.

E veniamo a conoscenza di questa storia attraverso il diario del Robert tredicenne e attraverso i ricordi del Robert adulto che sta rileggendo, dopo venti anni, quel diario. E tutto ciò rende la storia ancor più toccante, più viva perché le dà profondità e durata.
Il finale non posso dire che sia completamente inaspettato però è particolare perché trasmette al tempo stesso speranza e tristezza....speranza per qualcosa che sarà e tristezza per ciò che non ci sarà più.
Ora non mi resta che aspettare l'uscita del secondo volume il quindici dicembre!


2 commenti:

  1. Non lo conoscevo, ma devo dire sembra interessante :)
    Spero invece il romanzo che hai in lettura possa piacerti; io ho molto amato questa saga :)

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    1. Sì, libro davvero interessante, come il libro della Tahir che ovviamente a quest'ora ho finito da un pezzo!!

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