questa mattina arriva la mia recensione di Iron flowers di Tracy Banghart a conclusione del review party di cui vi lascio sotto il calendario
Ringrazio la DeA per la copia digitale e Jessica di Loving books per avermi coinvolto nel review.
Ringrazio la DeA per la copia digitale e Jessica di Loving books per avermi coinvolto nel review.
IRON FLOWERS
Tracy Banghart
Editore: De Agostini
Prezzo: Ebook € 6,99, cartaceo € 13,51
Pagine: 382
Genere: Fantasy, distopico
Trama: Non tutte le prigioni hanno le sbarre. In un mondo governato dagli uomini, in cui le donne non hanno alcun diritto, due sorelle non potrebbero essere più diverse l'una dall'altra. Nomi è testarda e indisciplinata. Serina è gentile e romantica, e sin da piccola è stata istruita per essere un esempio di femminilità, eleganza e sottomissione. Sono queste le doti richieste per diventare una Grazia, una delle mogli dell'erede al trono. Ma il giorno in cui le ragazze si recano nella capitale del Regno, pronte a conoscere il loro futuro, accade qualcosa di inaspettato che cambierà per sempre le loro vite. Perché, contro ogni previsione, è proprio l'indomabile Nomi a essere scelta come compagna del principe, e non Serina. E mentre per Nomi inizia una vita a palazzo, tra sfarzo e pericolosi intrighi di corte, sua sorella, accusata di tradimento per aver mostrato di saper leggere, viene confinata sull'isola di Monte Rovina, un carcere di donne ribelli in cui, per sopravvivere, bisogna combattere e uccidere. È così che entrambe si trovano prigioniere, l'una di una gabbia dorata e l'altra di una trappola infernale. Per le due sorelle la fuga è impossibile: un solo errore potrebbe significare la morte. E allora, quando non c'è soluzione, l'unica soluzione è cambiare le regole.
Recensione
La trama di questo romanzo mi ha subito attirato anche se non avevo capito che era una duologia e che sarei arrivata alla fine sul più bello.
La lettura complessivamente è stata positiva anche se, devo dire, mi aspettavo qualcosa di più visti i molti commenti entusiasti: l'idea della storia mi è piaciuta, mi è sembrata piuttosto originale ed anche lo stile di scrittura scorrevole e la suddivisione a capitoli alternati delle vicende delle due protagoniste sono buoni ma alcuni passaggi sono poco chiari, i personaggi sono poco caratterizzati e qualche atteggiamento mi è sembrato poco coerente.
Siamo a Viridia, un luogo dove le donne non hanno alcun potere, non possono andare a scuola, né imparare a leggere, né scegliere chi sposare e l'aspirazione maggiore è diventare Grazie dell'Erede, cioè concubine del Principe, perché questo vuol dire bei vestiti, buon cibo e niente lavoro faticoso. Il perché le donne siano trattate in questo modo è spiegato velocemente, a lettura inoltrata, e, sinceramente, la spiegazione non mi è sembrata per nulla esaustiva, ma frettolosa e poco credibile.
Serina Tessaro è cresciuta aspirando a diventare una Grazia: è bella, educata, posata, ligia ai suoi compiti, obbediente. Ha accettato le regole del mondo in cui vive e spera almeno di poter avere una vita agiata
Ma il destino vuole che ad essere scelta come Grazia sia Nomi e non Serina, che, invece, per una colpa che non ha commesso, viene mandata in prigione a Monte Rovina.
Le vite delle due sorelle vengono completamente stravolte: Nomi si ritrova a fare tutto quello che ha sempre disprezzato e Serina finisce in un luogo dove solo la più forte sopravvive e aver imparato a ricamare non le è certo d'aiuto.
Ma Nomi si adegua velocemente alla nuova vita e la sua insofferenza alle regole scema in un batter d'occhio. All'inizio mi era piaciuta come personaggio e da lei mi aspettavo molto, invece, in poco tempo, tutto il suo spirito combattivo si placa, anche l'idea di dover compiacere l'Erede non appare più così male visto che lui è un bel ragazzo e sembra pure gentile. Certo, Nomi si preoccupa per la sorella e vuole cercare di aiutarla. Organizza, così, un complesso piano di sabotaggio ai danni di una persona che non le ha fatto nulla di male: questo non mi è andato giù perché l'idea che mi ero fatta di Nomi era di una ragazza ribelle in cerca di giustizia ed eguaglianza, in netto contrasto con quello che si appresta a compiere.
Serina, invece, costretta dalla situazione in cui si trova, sfodera artigli ed acume: da lei non me lo sarei aspettato viste le promesse, ma per sopravvivere è normale che si faccia il possibile. Serina dimostra di avere coraggio e grande determinazione quando preferisce la morte invece che procurarla anche se, a Monte Rovina non si vive con la bontà d'animo.
La parte finale è piuttosto movimentata e nonostante alcune cose siano prevedibili mi ha lasciato con la curiosità di sapere come continua la storia
E se avete perso qualche recensione del review party, ecco il calendario con le date ed i blog partecipanti
La lettura complessivamente è stata positiva anche se, devo dire, mi aspettavo qualcosa di più visti i molti commenti entusiasti: l'idea della storia mi è piaciuta, mi è sembrata piuttosto originale ed anche lo stile di scrittura scorrevole e la suddivisione a capitoli alternati delle vicende delle due protagoniste sono buoni ma alcuni passaggi sono poco chiari, i personaggi sono poco caratterizzati e qualche atteggiamento mi è sembrato poco coerente.
Siamo a Viridia, un luogo dove le donne non hanno alcun potere, non possono andare a scuola, né imparare a leggere, né scegliere chi sposare e l'aspirazione maggiore è diventare Grazie dell'Erede, cioè concubine del Principe, perché questo vuol dire bei vestiti, buon cibo e niente lavoro faticoso. Il perché le donne siano trattate in questo modo è spiegato velocemente, a lettura inoltrata, e, sinceramente, la spiegazione non mi è sembrata per nulla esaustiva, ma frettolosa e poco credibile.
Serina Tessaro è cresciuta aspirando a diventare una Grazia: è bella, educata, posata, ligia ai suoi compiti, obbediente. Ha accettato le regole del mondo in cui vive e spera almeno di poter avere una vita agiata
Da tempo aveva imparato che ribellarsi non serve a nulla, così si accontentava di ciò che aveva.Nomi, invece, la sorella minore, è una ribelle e non riesce ad accettare tutte le regole che le vengono imposte né che le donne vengano trattate in modo diverso
Nulla dovrebbe essere al di fuori delle nostre possibilità...e contro le regole ha imparato a leggere con l'aiuto del fratello. Il suo destino, comunque, è quello di ancella (sguattera ma a Palazzo...) se la sorella diventerà una Grazia.
Ma il destino vuole che ad essere scelta come Grazia sia Nomi e non Serina, che, invece, per una colpa che non ha commesso, viene mandata in prigione a Monte Rovina.
Le vite delle due sorelle vengono completamente stravolte: Nomi si ritrova a fare tutto quello che ha sempre disprezzato e Serina finisce in un luogo dove solo la più forte sopravvive e aver imparato a ricamare non le è certo d'aiuto.
Ma Nomi si adegua velocemente alla nuova vita e la sua insofferenza alle regole scema in un batter d'occhio. All'inizio mi era piaciuta come personaggio e da lei mi aspettavo molto, invece, in poco tempo, tutto il suo spirito combattivo si placa, anche l'idea di dover compiacere l'Erede non appare più così male visto che lui è un bel ragazzo e sembra pure gentile. Certo, Nomi si preoccupa per la sorella e vuole cercare di aiutarla. Organizza, così, un complesso piano di sabotaggio ai danni di una persona che non le ha fatto nulla di male: questo non mi è andato giù perché l'idea che mi ero fatta di Nomi era di una ragazza ribelle in cerca di giustizia ed eguaglianza, in netto contrasto con quello che si appresta a compiere.
Serina, invece, costretta dalla situazione in cui si trova, sfodera artigli ed acume: da lei non me lo sarei aspettato viste le promesse, ma per sopravvivere è normale che si faccia il possibile. Serina dimostra di avere coraggio e grande determinazione quando preferisce la morte invece che procurarla anche se, a Monte Rovina non si vive con la bontà d'animo.
La parte finale è piuttosto movimentata e nonostante alcune cose siano prevedibili mi ha lasciato con la curiosità di sapere come continua la storia
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Serina è l'unico personaggio decente, con una buona caratterizzazione, il resto noia. I capitoli di Nomi erano soporiferi. Sono curiosa si Malachi, con quel finale voglio vedere come si comporterà...
RispondiEliminaAnche io sono curiosa di leggere il seguito!
EliminaBellisima recensione. SOno curiosa tutto sommato.
RispondiEliminaGrazie!
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