lunedì 28 febbraio 2022

CI PROVO CON #20

Buonasera  readers,
anche questo mese arriva la rubrica CI PROVO CON ideata da Chiara - La lettrice sulle nuvole,  con la quale proviamo a leggere un libro di un autore/autrice mai letto.

Questo mese Ci provo con......


TRUE. LA MIA STORIA
Mike Tyson

Editore: Piemme
Prezzo: Ebook € 6,99 Cop.flessibile € 11,30 Cop.rigida € 19,90
Pagine: 635
Genere: Autobiografia


Trama: Per Mike la boxe non è mai stata uno sport, o un divertimento. È stata questione di vita o di morte, in cui l'allenamento duro, spietato, e la rabbia segnavano la differenza tra un'esistenza misera, da sbandato, e l'esistenza punto e basta. Cresciuto praticamente senza padre, in un ambiente in cui gente che diceva di amarsi si spaccava la faccia a vicenda, terrorizzato in casa e fuori, era un bambino grassoccio, timidissimo, bersaglio degli scherni dei ragazzi più grandi, che lo chiamavano "Fatina". Si è definito spesso la pecora nera della famiglia, ma per tutta l'infanzia è stato docilissimo, sempre in cerca di riconoscimento e di calore. Il candidato ideale alla delinquenza di strada, e al carcere minorile, dove infatti finisce. Proprio il carcere, e non sarà l'unica volta della sua vita, lo salva. Bastava qualcuno che gli instillasse un grammo di speranza in corpo e sarebbe arrivato sulla luna. A vent'anni diventa il più giovane campione del mondo dei pesi massimi, una furia nera che incute paura sia dentro che fuori dal ring. Ma il successo è un cavallo imbizzarrito, che bisogna saper domare, altrimenti ti disarciona. E non sempre è facile se le sirene del passato ti chiamano, e l'uomo che ti ha insegnato tutto ti lascia solo troppo presto a cavalcare la belva che lui stesso ha alimentato. La stessa che ti rende imbattibile sul ring, e ingestibile fuori. Vittorie, soldi, fallimenti, donne, alcol, violenza, prigione, droga entrano ed escono dalla sua vita come un vortice.

Recensione

Per soddisfare una delle richieste della chaining challenge avevo bisogno di leggere una biografia e tra le tante che ho in casa di personaggi sportivi, passione di mio marito, ho scelto quella del pugile Mike Tyson. 
Non sono e non sarò mai un'appassionata di boxe, ma chi ha la mia età, non può non aver sentito parlare di Mike Tyson, se non per i suoi successi sportivi sicuramente per le sue vicende giudiziarie.

L'infanzia di Mike non è tra le più rosee e sicuramente sarà uno dei motivi delle sue difficoltà a creare sani rapporti con le persone: è vittima di bullismo per il suo peso, sua madre non è  particolarmente affettuosa e sensibile e vive in un quartiere malfamato dove si va avanti tra furti, spaccio e guerre tra gang. A dieci anni entra ed esce di continuo dal carcere minorile, fino a quando viene mandato in un riformatorio di Stato. Qui, durante le ore di ginnastica si ritrova a fare boxe e, vista la sua bravura, viene fatto incontrare con Cus D'Amato. Cus è un allenatore di pugilato già avanti con l'età ma vede subito qualcosa di speciale in quel tredicenne e fin dal primo giorno gli dice che diventerà il campione mondiale dei pesi massimi.

Cus gli insegna tutto quello che può, lo sprona, gli instilla fiducia e per Mike è come una specie di padre. Gli insegna la disciplina e quando Mike non vuole aiutare in casa gli dice 
Compiere un dovere che detesti come se invece lo amassi è un ottimo esercizio per chi aspira alla grandezza.
Purtroppo, Cus muore l'anno prima della vittoria nei pesi massimi (1985) e per Mike è un duro colpo. Ha perso il suo punto di riferimento, la persona che più di tutti riusciva a metterlo in riga.

Da quel momento, nonostante le numerose vittorie, per Mike inizia la discesa agli inferi: alcol, droga, sesso e soldi. Si sente invincibile ma è solo un uomo come tutti gli altri. E' accerchiato da persone che lo sfruttano per i suoi soldi, che sia il manager o la moglie o tutte le donne che gli cadono ai piedi.

Una vita dissoluta e al limite. L'accusa di stupro (da quello che ho letto ingiusta) ed i tre anni di carcere non fanno che peggiorare la situazione perché minano la sua scarsa stabilità fisica (tendenza ad aumentare di peso) e psichica.

In questa autobiografia non tralascia nulla, non si dipinge come una vittima (anche se a volte lo è stato), sa e dice di essersi comportato male, di aver fatto soffrire molte persone con il suo comportamento, di non aver capito nulla della vita. 
Sono la quintessenza del tossico, uno stronzo convinto che l'intero universo ruoti intorno a lui. Ho la più bassa autostima del mondo e l'ego più colossale del creato.

E' solo la morte improvvisa della figlia di quattro anni che gli fa mettere in discussione la sua vita e l'appoggio e l'amore della terza moglie che lo sprona a darsi una ripulita e ad uscire dal tunnel dell'autodistruzione. E' arrivato a cinquanta anni prima di trovare il vero senso e lo scopo della sua vita ma ci è riuscito.

La vita di Tyson non è stata facile, non posso giustificare i suoi comportamenti sconsiderati ma sono convinta che se avesse avuto alle spalle una famiglia solida e fosse cresciuto in una ambiente più tranquillo, probabilmente la sua vita sarebbe stata più regolare.

E' una storia molto dura e lo è ancor di più pensando che è completamente vera. Le parti legate prettamente alla boxe, dove alcune cose non mi sono state chiare perché appunto non conosco e non seguo questo sport, non sono tante. Non pensavo mi avrebbe preso così tanto ma è stato davvero interessante leggere questo libro

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Ed ecco tutti i blog che partecipano questo mese al Ci provo con





6 commenti:

  1. Io con le biografie/autobiografie ho un rapporto bruttissimo!
    Contenta che ti sia piaciuto ma non fa per me

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  2. io sono come Sara, ne ho lette davvero poche perchè proprio non mi piacciono! però cavoli a leggere la tua recensione viene voglia di dargli una possibilità a questo libro!

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  3. leggo poco le biografie, ma mi hai incuriosita

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  4. Non amo le biografie quindi per questa volta passo

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  5. Le biografie non sono il mio forte, non lo segno però Tyson è un personaggio controverso ed hai fatto bene a leggerne la storia.

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  6. Anche io finora mi sono cimentata poco con le biografie, non perché prevenuta ma solo perché fatico a trovarne di personaggi che mi trasmettano qualcosa. In questo caso le tue parole mi fanno pensare che ne valga la pena e credo proprio che ci proverò. Tyson è un personaggio che conoscevo poco ma deve aver avuto un’esistenza davvero complicata!

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