mercoledì 13 dicembre 2023

RECENSIONE "TRIESTE.1974" DI MASSIMILIANO STEFANI



TRIESTE, 1974
Massimiliano Stefani

Editore: Infinito Edizioni
Prezzo: Ebook € 4,19  Cartaceo € 16,00
Pagine: 256
Genere: Narrativa                                                                                                                                                                                                                   
Trama: In una Trieste affascinante e multietnica, percorsa dalle inquietudini e dalle tensioni politiche dei primi anni Settanta – mentre tutto il Paese è sconvolto dai sanguinosi attentati neofascisti – si intrecciano le storie private dei quattro protagonisti di questo romanzo storico figlio di uno scrupoloso lavoro di ricerca: l’amore tra Ruggero e Maja (un italiano e una cittadina della minoranza slovena), ostacolato dalle ideologie e dal pregiudizio etnico; il difficile percorso di crescita del giovanissimo Saša, il dramma esistenziale di Lorenzo, un ragazzo che nasconde la propria “diversità”. L’arrivo in città di Pier Paolo Pasolini fa da trait d’union alle singole vicende personali, ciascuna delle quali appare fin dall’inizio sospesa tra un gioco di combinazioni casuali e il compimento di destini ineffabili. Introduzione Gianluca Paciucci.

RECENSIONE

Lettura molto intensa e realistica con precisi riferimenti storici che ci porta nel periodo degli anni di piombo in una Trieste, città di confine con le sue minoranze etniche, scossa da atti di terrorismo, da scontri tra neofascisti e comunisti.

Sembra una storia difficile e per l'argomento lo è, a dir la verità, ma è molto coinvolgente, scorrevole e si legge tutta d'un fiato soprattutto perché si seguono in particolare le vite di quattro giovani che s'intrecciano, tra primi amori, prime esperienze sessuali, atti di bullismo, cortei politici e molto altro. Quindi situazioni, sogni, sentimenti e speranze facili da condividere, personaggi semplici e comuni con cui si empatizza subito, personaggi che, in un ambiente per nulla pacifico, devono trovare la loro strada.

Maja, una ragazza sedicenne della comunità slovena, conosce e s'invaghisce di un ventenne, Ruggero, che milita tra i gruppi fascisti. Un amore ostacolato dalle idee politiche e dalle circostanze che spinge, però, Maja ad avvicinarsi alle riunioni politiche dei giovani comunisti e Ruggero a fare i conti con la realtà e le conseguenze delle sue azioni, con una violenza gratuita che non condivide completamente.
Poi c'è Sasa, il fratellino undicenne di Maja, che, a scuola, vive le prime situazioni di bullismo e contrasto con i compagni ed infine Lorenzo, un ragazzo che ha appena capito di essere attratto dai ragazzi ed è impaurito, confuso da questa consapevolezza soprattutto per quello che possono pensare di lui gli altri, la famiglia.

Le storie di questi quattro giovani s'intrecciano a quella di una persona realmente esistita, Pier Paolo Pasolini che, quell'anno tiene una conferenza alla Casa dello studente.

Una storia davvero coinvolgente, molto scorrevole che spinge anche a documentarsi ulteriormente su alcuni degli avvenimenti narrati.

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