dopo alcuni giorni grigi e piovosi finalmente una bella mattinata soleggiata che mi ha messo di buon umore e la voglia di andare a fare una passeggiata in mezzo al verde: peccato sia rinchiusa in ufficio :(( allora non mi resta che rifugiarmi nel blog, la mia oasi verde virtuale (di verde non c'è tanto a dir la verità!) e segnalarvi un libro di un'autrice emergente, pubblicato a metà gennaio, che mi sembra molto interessante
BEETHOVEN'S SILENCE "... IO SONO IRINA E SONO ELISE..."
DI SONIA PAOLINI
EDITORE: LETTERE ANIMATE (13/01/16)
GENERE: ROMANZO ROSA, NARRATIVA CONTEMPORANEA
PAGINE: 362
PREZZO: € 1,99 EBOOK (su MONDADORI STORE, IBS, BOOKREPUBLIC, RIZZOLI)
La versione cartacea sarà disponibile entro febbraio
SINOSSI
Due colleghi psicologi e amici di lunga data ideano un progetto che vede protagonisti due loro pazienti, diversi in tutto ma uniti dalla profonda sofferenza che li ha segnati e inaspettatamente dalla musica classica. Il desiderio della giovane Irina, martire di violenze e abusi, di vivere l'esistenza di una comune adolescente si fonderà con la speranza di Philippe di superare il rimorso di aver permesso che la moglie e il figlio, vittime della sua effimera esistenza, morissero. Faranno da cornice ai loro desideri e speranze l'energia della dottoressa Jean La Mot, che considera il suo operato una missione, la determinazione e il coraggio di Etienne, deciso a percorrere la lunga strada che dista dal proprio cuore a quello della ragazza che ama e l'ossessione di Pierre Danton, un efferato criminale, di riavere accanto a sé la sua donna. Ogni parte del progetto è studiata nei minimi dettagli, niente andrà storto o forse niente andrà per il verso giusto...
ESTRATTO
Il sole era alto nel cielo e la luce entrava dalle fessure
delle persiane. Il proprio corpo era
paralizzato, non riusciva a muoversi. Lentamente aprì gli
occhi, le palpebre sembravano di pietra.
Che buon odore, pensò, le ricordava un odore che conosceva.
Richiuse gli occhi per provare a
riconoscerlo. Certo era l’odore del mare, del mare di Marsiglia.
Impossibile, che cosa ci faceva a
Marsiglia? A poco a poco rammentò qualcosa. Ricordò il volto
di Etienne, ricordò le sue ultime
parole. ‘Chi sei?’ ‘Sono Elise, la nipote di Philippe Le
Gros’, rispose tra sé. Tentò di riaprire gli
occhi. Dov’era, cosa era successo? Ricordò qualcosa in più.
Ricordò lei che afferrava Etienne per
un braccio, urlandogli di correre via, e lui che la teneva
per mano, per impedirle di non farcela.
Perché fuggivano, da chi, da che cosa? Da un’auto, sì,
quella grande auto nera con i vetri scuri… da
Pierre. No, non era possibile, non era vero. Dov’era
Philippe, il suo amato Philippe? Oramai
riusciva a vedere bene. Osservò le pareti della stanza. Non
erano le pareti della casa di Philippe. Di
chi era quella casa? Di nuovo quell’odore, piacevole ma
pericoloso. A un tratto qualcuno aprì la
porta. Richiuse gli occhi, fingendo di essere ancora
addormentata. Quel qualcuno stava
camminando, si era fermato e ora si era seduto sul letto.
C’era nell’aria un nuovo odore, un nuovo
profumo, lo conosceva… era il suo, era quello di Pierre. Ce
l’aveva fatta, era riuscito a
riprendersela. Quanto un anno prima aveva atteso quel
momento, quanto lo aveva sognato. Ora no!
Non voleva, non voleva tornare con Pierre. Quel qualcuno si
sollevò dal letto e uscì dalla stanza
senza far rumore. Calde lacrime le percorsero le guance. Era
nuovamente prigioniera di Pierre e,
come tre anni prima, avrebbe voluto fuggire e, come tre anni
prima, sapeva che era impossibile, non
l’avrebbe lasciata andare. Il fatato mondo, in cui era
vissuta negli ultimi dieci mesi, era svanito, si
era dissipato come una nuvola di polvere. I sogni erano
destinati a finire, e, una volta conclusi,
dovevano lasciare il posto alla realtà, alla sua realtà. Chi
avrebbe potuto salvarla? Non Philippe, non
Etienne, non Jean. Prima o poi Pierre sarebbe tornato, non
solo in quella stanza, anche dentro di lei.
Avrebbe dovuto fare qualcosa, alzarsi, tentare di uscire,
tentare di scappare, era inutile, sapeva
dentro di sé che era tutto inutile. La casa di Pierre era
sicuramente blindata, come quella in cui era
stata prigioniera vicino ad Agen, solo lui conosceva il modo
di entrarne e di uscirne, non le restava
che subire i suoi abusi. La amava e forse sarebbe stato
gentile. La felicità, la speranza di una vita
diversa, di una vita migliore, erano finite, finite così, a
neanche diciassette anni. Le venne in mente
Françoise, la sua amica Françoise. In quell’anno tra loro
era nata una bell’amicizia, un’amicizia
sincera. Françoise ammirava la sua bellezza, le diceva che
era la più bella della scuola, e non era
strano che Etienne si fosse perdutamente innamorato di lei.
Quanto invece era lei a invidiare l’amica
con la sua banale vita di studentessa, di adolescente alle
prese con le prime delusioni amorose, con
le sconfitte quotidiane. Avrebbe dato qualunque cosa per
vivere come lei, per avere il suo anonimo
mondo popolato di parenti, di amici, di conoscenti e avrebbe
dato qualunque cosa per desiderare
anche lei un futuro non lontano senza troppe ambizioni da
realizzare.
L'AUTRICE
Sonia Paolini è nata e vive in provincia di Roma insieme ai
tre figli e al marito. Lavora in
un’azienda di Roma e nel tempo libero si diletta nella
scrittura. A dicembre 2012 ha pubblicato un
romanzo in versione e-book (‘Sinnerman’, casa editrice Drops
Edizioni ),
nel 2013 ha pubblicato due racconti in versione cartacea
(‘Nothing Else Matters’, casa editrice
Montegrappa, raccolta ‘Mon Amour!’;
‘Sanctae Foedus Amicitiae’, casa editrice Montegrappa, raccolta ‘Mes Amis!’) arrivati finalisti a due concorsi letterari indetti dalla casa editrice. ‘Beethoven’s
Silence’ è il suo nuovo romanzo pubblicato a gennaio 2016 dalla casa editrice
Lettere Animate.
https://www.linkedin.com/in/sonia-paolini-986b8518
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