martedì 11 dicembre 2018

PURCHE' SIA DI SERIE #3: "LA STAZIONE DEI BAGAGLI SMARRITI" DI ORNELLA DE LUCA

Buon pomeriggio readers,
avete già risolto il giochino 8 del Libravvento che ho pubblicato questa mattina? Se non l'avete ancora fatto, correte veloci perché potreste vincere un bel libro cartaceo!
Ma oggi è anche l'undici del mese e quindi l'appuntamento è con 


rubrica, ideata da Chiara La lettrice sulle nuvole,  nella quale ogni mese cerchiamo di leggere un libro di una delle tante serie iniziate e non ancora finite. 
Vi avviso che sono recensioni deliranti con possibili spoiler e se l'idea vi piace e volete partecipare sarete ben accetti, basta chiedere.
Questo mese ho letto...........


LA STAZIONE DEI BAGAGLI SMARRITI
Ornella De Luca

Editore: Self publishing
Prezzo: Ebook € 0,99 Cartaceo € 15,63
Pagine: 514
Genere: New adult, narrativa contemporanea
Serie: The orphanage series v.3


Trama: Fratello e sorella per la legge. Anime gemelle per i loro cuori.

Daniel Wright vive secondo regole ben precise. Sa che ogni mattina deve svegliarsi due ore prima dell'inizio delle lezioni per andare a correre, farsi una doccia, prendere un caffè e attraversare la città grazie ai mezzi pubblici, arrivando al college almeno cinque minuti in anticipo. Sa che, finito il turno serale come barman, dormirà al massimo quattro ore prima di ricominciare la giornata ancora una volta. E ancora una volta. Ogni minuto della sua vita è programmato con precisione chirurgica, e la medicina è proprio la sua vocazione. Il presente è gestibile, il futuro è organizzabile, ma il passato non si può cambiare. É l'unica ferita che Daniel non sa suturare. 

Ivory Wright è adrenalina pura. Ama viaggiare zaino in spalla, fare bungee jumping, sparare al poligono di tiro e scalare pareti rocciose. Il brivido causato da ogni attività ad alta tensione l'aiuta a mantenersi in vita, come un defibrillatore che ha il potere di riesumare per un istante la parte di sé ormai morta. La solitudine, il rifiuto, la povertà, la fame, l'autolesionismo, tutto può essere superato grazie al desiderio di esistere e di lasciare un segno in questo mondo. Un obiettivo raggiunto grazie a "La stazione dei bagagli smarriti", il locale che ha aperto a New York con tanti sacrifici, un posto magico dove si realizzano i sogni delle persone e si ritrovano i "bagagli smarriti" degli sfortunati viandanti. Peccato sia proprio la valigia contenente il suo cuore quella che Ivory non riesce a trovare. Il bagaglio dimenticato in una stazione deserta, nell'eterna attesa di qualcuno che è partito e non è mai più tornato. L'amore che la sorte le ha donato, che la sorte le ha tolto.

Recensione


Ho letto il primo libro di questa serie per caso il mese scorso e me ne sono innamorata, così ho pensato che i seguiti andavano benissimo per questa rubrica.
Ma non vi parlo del secondo volume che non ho ancora letto (lo farò presto), bensì del terzo......no, non sono fuori di testa completamente ma i libri sono auto conclusivi e poi il titolo di questo, che dalla trama si capisce essere il nome di un locale, mi attirava troppo e non potevo aspettare.

Voi non entrereste subito in un locale chiamato "la stazione dei bagagli smarriti" che sulla vetrina riporta la domanda "Qual è il tuo rimpianto più grande"? Un nome intrigante e dai tanti significati ed una domanda molto personale che serve a guardarci dentro l'anima e a fare i conti con noi stessi. 

Il locale che la protagonista, Ivory, gestisce richiama nell'ambiente una stazione, con tanto di riproduzione di un vecchio vagone ferroviario tranciato a metà, ma vuole soprattutto avere il significato di stazione come luogo d'incontro, di scambio, di partenza ma anche ritorno, soprattutto "ritorno a casa" che è quello che Ivory cerca di trovare.

Per Ivory, la parola casa, la parola famiglia indica una persona in particolare...Daniel. Quel ragazzino, orfano come lei che l'ha salvata quando è stata abbandonata appena nata, quel ragazzino che a soli cinque anni ha deciso di essere il suo angelo custode e l'ha sempre aiutata, sostenuta in tutto e con tutti. Daniel che ha preteso venisse adottata insieme a lui per non abbandonarla.
Daniel che, una volta maggiorenne, se ne è andato di casa lasciandola sola in una famiglia che non la vuole, che pensa sia un'inetta e che l'ha adottata solo per questioni economiche.
Rifiutata, abbandonata dall'unica persona veramente importante della sua vita.

Dieci anni sola in cui si è persa, in cui ha cercato di ritrovare la strada giusta seppur segnata dal dolore, dall'assenza, dal bisogno di scappare ogni tanto per non pensare e la "stazione" è il suo porto sicuro.

Ma ecco che Daniel ritorna nella sua vita, quel fratello che credeva di aver perso e per il quale ha provato sempre qualcosa di più.

Daniel ha sempre adorato quella bimba combina guai che ha salvato appena nata; è scappato di casa con l'intento di darle una vita più felice. Purtroppo, a volte, si è costretti a fare delle scelte o a compiere dei gesti che appaiono giusti in un certo momento anche se non lo sono. Daniel probabilmente ha sbagliato, ma è pronto a rimediare, ha bisogno di una seconda possibilità per cercare di ricostruire un rapporto di fiducia con Ivory, per ritrovare una parte di sè.

A capitoli alternati conosciamo piano piano la vita passata e presente di questi due protagonisti e ci affezioniamo a loro e agli strani e simpatici amici che li circondano. Daniel ed Ivory devono percorrere un cammino difficile per fare a patti con i rimorsi del passato, con le difficoltà del presente, devono capire quali sono i veri sentimenti che li legano e gestirli.

E' una storia intensa, a tratti difficile, che non manca di colpi di scena belli tosti che fanno rimanere il lettore con il fiato sospeso ma ci sono anche alcuni momenti molto divertenti e soprattutto c'è la Stazione dei bagagli smarriti, quel locale che è forse il vero protagonista del libro e nel quale entrerei di corsa.

E adesso corro a leggere il secondo volume!!!

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Vi invito a leggere anche i post di questa rubrica nei blog delle mie compagne d'avventura    La lettrice sulle nuvoleLe mie ossessioni librose, LibrintavolaLe trame del destinoDaily ConnorLibri e librai

14 commenti:

  1. non sei l'unica ad iniziare le serie dai volumi di mezzo! io l'ho fatto con la Ashley (uina delle prossime per il purchè sia di serie)
    però il fatto che questo libri ti abbia così coinvolta è più che positivo!
    Non conosco l'autrice, tanto meno la serie, e grazie per aver condiviso con noi il tuo pensiero che mi spinge a leggere anche questa di serie!

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  2. Hai proprio ragione, nemmeno io resisterei ad entrare in un locale con quel nome.
    Grazie per questa bella segnalazione!

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  3. Io ho preso i primi due in offerta ma ancora non sono riuscita a leggerli. Però la serie mi incuriosisce moltissimo

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  4. questa è una serie, e un'autrice, che ancora non conosco

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  5. Le serie con i libri autoconclusivi sono rare, ma belle! E comunque sì, se vedessi un locale con un nome del genere, ci entrerei prima di subito!!
    Una storia molto originale, mi piace molto l'idea :)

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  6. Questa è una serie che ho letto ma, che non ho recensito e ogni libro che leggo di questa scrittrice mi piace sempre di più e spero di recensirli presto per il blog =)!

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    1. Io mi sono avvicinata per caso a questa autrice ed ho trovato dei libri bellissimi!

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