giovedì 9 luglio 2015

LA ROSA DEI VENTI - RECENSIONE


TITOLO: LA ROSA DEI VENTI
AUTORE: KEIHRA PALEVI
EDITORE: SELFPUBLISHED
PAGINE: 611
PREZZO: € 0,99 SU AMAZON (QUI)


TRAMA

Laureen Venier: ventiquattro anni, vive vicino a Venezia e si porta sulle spalle il peso della fabbrica di mobili ereditata dal padre, scomparso in un incidente dalle dinamiche poco chiare. Fabbrica gravata da una grossa ipoteca a causa di un prestito molto gravoso contratto dal padre di lei con un misterioso amico.

Miguel De Marchi Duartes: ventiotto anni, è il figlio naturale di uno spietato imprenditore, di origini italiane. Fino all'adolescenza, è cresciuto tra i rochos di Caracas, Venezuela. Alla morte del figlio legittimo, il padre lo riconosce per motivi di opportunità e lo strappa alla sua famiglia adottiva. Dovrà imparare tutto di quel nuovo mondo e ben presto il padre, verso il quale egli prova grosso rancore, lo metterà a capo di un impero.
Laureen si trova a chiedergli aiuto in un tentativo disperato per evitare che la fabbrica, ormai sull'orlo della rovina, venga rasa al suolo per fabbricarvi un ipermercato. Ignara crede di rivolgersi al segretario di De Marchi senior. Miguel, approfitterà di quell'occasione per prendersi una vacanza in Italia, convinto di trovarsi di fronte a una donna disperata di mezza età. Quando i due s'incontrano avranno entrambi una sorpresa piacevole. Fulminea scatterà la scintilla e qualcosa di più. I due si troveranno ad abbozzare un futuro insieme quando, per seguire il suo codice d'onore, Miguel dovrà rientrare in Patria. I due si lasceranno con immenso dolore, ma con la ferma promessa di non rivedersi più, per non aggiungere nuova sofferenza. Un colpo di scena cambierà le carte in tavola ma, nonostante ciò lui, per amore di Laureen che si sta ricostruendo una vita, s'imporrà di mantenere la promessa.
Finchè un giorno, incoraggiato anche dal suo miglior amico, escogiterà un modo insolito per riconquistarla...



SORSEGGIANDO IL CAFFE'
Ho scaricato questo libro attratta dal titolo e dalla copertina: m'intrigava.

Laureen è una giovane veneziana, ma alcune circostanze tragiche l'hanno resa orfana e catapultata velocemente nel mondo adulto: a causa di grossi debiti  ha dovuto mollare l'università per portare avanti la fabbrica di mobili artigianali del padre.
Nonostante sia di origini nobili, con tanto di palazzo e villa in campagna lungo il Brenta. è finita dalle stelle alle stalle ed ha perso praticamente tutte le amicizie.
Ma Laureen è una ragazza forte, testarda, tremendamente ottimista e pratica: non ha avuto problemi a rinunciare al superfluo per il bene della fabbrica e dei suoi dipendenti e per non fallire è disposta a tutto: chiedere comprensione ed aiuto alla ditta venezuelana che ha intenzione di radere al suolo la fabbrica per costruirvi un centro commerciale.


Dall'altra parte del mondo c'è il capo dell'impresa venezuelana, il bel Miguel De Marchi Duartes: un giovane imprenditore scaltro e freddo negli affari, che sta diventando in poco tempo uno degli uomini più potenti del Venezuela. Miguel ha imparato a gestire gli affari dal padre che lo ha riconosciuto solo a quindici anni e nei suoi confronti prova un grande odio. Non lo perdona per averlo abbandonato ancor prima che nascesse e strappato alla sua famiglia dopo solo per soddisfare i suoi loschi comodi: avere un erede visto che il figlio legittimo a causa di un incidente si ritrova in coma. Per questo motivo Miguel ha conosciuto sia la povertà delle baracche sia la ricchezza, ora che è diventato l'erede della Empreza più importante del Sudamerica. Ed è per questo che il suo modo di fare e di gestire l'azienda  è innovativo perché tiene molto in conto delle esigenze e delle capacità dei lavoratori e dei suoi collaboratori. Miguel, oltre ad essere intelligente, ricco e bello è alla ricerca del vero amore: sogna una compagna per sempre, una famiglia, figli, che riempiano di gioia la sua casa.

L'incontro con Laureen fa scattare una miccia: l'attrazione reciproca è istantanea ed anche se la ragazza cercherà di tenere i piedi per terra, Miguel riuscirà ad avvolgerla nella sua tela, perché mai si è visto uomo più dolce, premuroso e attento nei confronti della compagna, compagna passionale, vera, "naturale", non come le ragazze sofisticate e fredde a cui era abituato in Venezuela. Ma il bel Duartes  è pure un uomo d'onore, un uomo che si assume responsabilità ed oneri dei suoi errori, che non delega o fugge davanti alle difficoltà e questo suo rigore non gli gioverà, anzi sarà la causa della sua rottura con Laureen.

La narrazione è abbastanza scorrevole: ci sono alcune frasi in dialetto veneto ed altre in spagnolo. La scrittrice gioca con i due protagonisti sulle incomprensioni dovute alla traduzione letterale da una lingua all'altra. Esempio Laureen per dire che è imbarazzata dice "Estoy  embarazada"  che in spagnolo vuol dire "Sono incinta" e questo crea delle situazioni divertenti per non dire comiche!

Ho trovato piacevole leggere di luoghi conosciuti perché in certi momenti mi  sembrava di essere a passeggio per le calle veneziane con i protagonisti.

Belli anche i personaggi secondari, soprattutto la nonna di Miguel, Gabriella ed il suo più caro amico Marcos, che seppur secondari hanno un ruolo fondamentale nel racconto.

Oltre alla storia romantica c'è un mistero sulla morte del padre di Laureen ed anche momenti ad alta tensione che coinvolgono la protagonista ma, secondo me, sono poco approfonditi, vengono risolti con due righe senza quasi conseguenze. A parer mio, una volta inseriti sarebbe stato più corretto averli sviluppati meglio. Comunque nell'insieme il romanzo è carino!

La Vita è come una spiaggia dove le onde s'infrangono placide per giorni e giorni, stringono alleanze segrete con la riva giurando di rispettarne i confini. Poi, un giorno, rompono quel giuramento, sospinte da un vento impetuoso e imprevisto, contro il quale nulla possono. Ed ecco che quella spiaggia non c'è più, invasa, cancellata dalla loro irruenza involontaria, ma cui devono sottostare. Poi tutto torna tranquillo, ma quella spiaggia non è, non sarà mai più quella di prima.

VOTO 8



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