martedì 24 luglio 2018

GRUPPO DI LETTURA "IGNITE ME" DI TAHEREH MAFI: RECENSIONE

Buon pomeriggio readers,
giovedì si è concluso il gruppo di lettura di Ignite me ed ora arriva la recensione. Mi sarà piaciuto???


IGNITE ME
Tahereh Mafi

Editore: Rizzoli
Prezzo: Ebook € 5,35 - Cartaceo € 14,87
Pagine: 469
Genere: Fantasy, distopico
Serie: Shatter me v. 3

Trama: Niente sarà più come prima. Non si sa che fine abbia fatto il Punto Omega. Tutti i compagni di Juliette potrebbero essere morti. Forse la guerra è finita ancora prima di cominciare. Juliette comunque non si arrende: affronterà la Restaurazione. Se vuole sopravvivere, deve sconfiggerla. Ma per abbattere la Restaurazione e l'uomo che l'ha quasi uccisa, le servirà l'aiuto di qualcuno che non avrebbe mai pensato di avere al suo fianco: Warner. E mentre si preparano insieme ad affrontare il loro nemico comune, Juliette scoprirà che tutte le sue certezze - su Warner, sui propri poteri, e perfino su Adam - erano sbagliate.

Recensione

La prima cosa che mi aveva colpito quando ho iniziato il primo volume di questa serie, Shatter me, è stato lo stile dell'autrice: punteggiatura scarsa, frasi "cancellate", parole ripetute, grande uso di paragoni. Confesso anche che, proprio per queste particolarità, all'inizio la lettura non è stata facile, ma piano piano mi sono abituata e sono diventate un punto a favore.
Qui la situazione cambia e lo stile diventa più "classico" risultando così meno intrigante. Certo, il cambiamento, come mi è stato fatto notare, rispecchia l'evoluzione della protagonista Juliette, che finalmente prende consapevolezza di sè, del suo potere, della sua forza e reagisce trasformandosi da Lagnette a super Juliette. Ora Juliette sa quello che vuole e non è più una ragazzina indifesa ed impaurita e.....no, questa evoluzione non mi è piaciuta molto, non perché Juliette dovesse piangersi addosso per sempre ma perché l'ho trovata troppo repentina. Certo, gli avvenimenti della vita ci cambiano ma avrei preferito che la cosa fosse più graduale e che la ragazza mantenesse un atteggiamento più umile.

Stessa cosa capita ai personaggi di Adam e Warner che sembrano prendere il posto l'uno dell'altro. Adam da dolce e protettivo diventa offensivo e lunatico, mentre Warner da psicopatico freddo e calcolatore diventa quasi uno zerbino, uno che inserisce in ogni frase che rivolge a Juliette la parola "tesoro" facendomi venire l'orticaria. Tra l'altro, io ho sempre sostenuto il personaggio di Adam, anche in quest'ultimo libro dove dimostra il peggio di sè perché ne ha tutte le ragioni, ma sembra che l'autrice abbia fatto di tutto per metterlo in cattiva luce: lui è il pazzo furioso e Juliette la povera fanciulla indifesa che pretende rispetto senza dare mai una spiegazione ed il bello è che tutti gli amici di Adam sostengono la ragazza....(ma di solito non è chi viene mollato a dover essere sostenuto!?!?!?)
Ed il risultato è che per metà libro sembra di seguire un litigio tra lui, lei e l'altro: anche in un romanzo di genere distopico una parte romance ci sta, ma qui ha preso il sopravvento, tanto che la battaglia finale contro la Restaurazione si riduce a poche pagine senza pathos, senza ansia. 
Purtroppo mi aspettavo qualcosa di più: la storia complessivamente non è male e sicuramente ci sono alcuni momenti intensi e significativi, ma avrei preferito che alcune cose venissero trattate in modo diverso e, se devo essere sincera, e, da fan di Adam, mi costa ammetterlo, per fortuna c'è Warner,  il personaggio che, in quest'ultimo libro, dà il meglio di sè, si fa conoscere, si apre ed il suo fascino,  il suo carisma e la sua storia sono i veri motivi per cui vale la pena leggerlo.


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Per chi avesse perso qualche tappa del gruppo di lettura e per vedere i blog partecipanti, ecco il calendario



7 commenti:

  1. Ne abbiamo parlato spesso di questi cambiamenti. Hai ragione credo che Adam non meritasse di essere trattato così però a me il libro è piaciuto anche se gli riconosco Delle pecche palesi.

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  2. Sono d'accordo su ogni cosa, anche sulla questione della modalità di scrittura che abbandonato l'artifizio espressivo della cancellatura di parole o frasi ha impoverito la narrazione, sia in termini comunicativi, di ritmo, di emozioni che di contenuto, togliendo carisma al libro. In più sono stati pochi i messaggi importanti di questo libro e io adoro quando una storia si fa veicolo di valori positivi ed edificanti. Complimenti per l'analisi nella quale mi ritrovo, anche se io sono stata meno benevola :-)

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