venerdì 22 aprile 2022

TU LEGGI? IO SCELGO! #34

Buon pomeriggio readers, 
anche questo messe arrivo con la rubrica


ideata da Chiara de La lettrice sulle nuvole  nella quale, ogni mese, i partecipanti devono leggere un libro tra quelli già letti da un altro partecipante.
Questo mese dovevo scegliere tra le letture di Lettrice Emy del blog The mysteries of Emily  ed ho scelto un thriller che desideravo leggere da tempo.


AURORA NEL BUIO
Barbara Baraldi

Editore: Giunti
Prezzo: Ebook € 6,99  Cartaceo € 14,00
Pagine: 528
Genere: Thriller                                                                    Serie: Aurora Scalviati, profiler del buio v.1


Trama: Aurora Scalviati era la migliore, fino al giorno di quel conflitto a fuoco, quando un proiettile ha raggiunto la sua testa. Da allora, la più brava profiler della polizia italiana soffre di un disturbo bipolare che cerca di dominare attraverso i farmaci e le sedute clandestine di una terapia da molti considerata barbara: l’elettroshock. Quando per motivi disciplinari Aurora viene trasferita in una tranquilla cittadina dell’Emilia, si trova di fronte a uno scenario diverso da come lo immaginava. Proprio la notte del suo arrivo, una donna viene uccisa. Il marito è scomparso e l’assassino ha rapito la loro bambina, Aprile, di nove anni. Su una parete della casa, una scritta tracciata col sangue della vittima: «Tu non farai alcun male». Aurora è certa che si tratti dell’opera di un killer che ha già ucciso in passato e che quella scritta sia un indizio che può condurre alla bimba, una specie di ultimatum… Ma nessuno la ascolta. Presto Aurora capirà di dover agire al di fuori delle regole, perché solo fidandosi del proprio intuito potrà dissipare la coltre di nebbia che avvolge ogni cosa. Solo affrontando i demoni della propria mente potrà salvare la piccola Aprile ed evitare nuove morti….

RECENSIONE

Era da tempo che non leggevo un thriller e soprattutto un thriller che catturasse completamente la mia attenzione e mi tenesse incollata alle pagine.

La storia, di stampo classico, pur avendo qualche passaggio poco originale, è ben strutturata ed ha un ritmo serrato: non ci sono tempi morti né descrizioni eccessive, ogni cosa è dosata nel modo e nel tempo giusto ed i colpi di scena sono molteplici. E' una corsa contro il tempo prima che venga commesso un altro delitto e ad ogni pagina un nuovo indizio convince il lettore di aver individuato il colpevole ma, in realtà, arriva verso la fine sospettando praticamente di tutti. La lettura scorre via in un crescendo d'ansia e tensione fino alla resa dei conti finale dove ogni tassello trova finalmente il suo posto tranne uno che scivola via e si proietta verso il secondo volume che sono curiosa di leggere e sono contenta esista perché mi sono affezionata ad alcuni personaggi ed ho voglia di trascorrere ancora del tempo insieme a loro.   

Una delle cose che più ho apprezzato, infatti, è la caratterizzazione della protagonista, Aurora Scalviati.
Aurora è una giovane profiler torinese molto brava nel suo lavoro: è intuitiva, determinata e testarda. Purtroppo, durante un'azione che conduce di sua iniziativa, Aurora viene sopraffatta dagli eventi: muore un suo collega e lei viene ferita gravemente. La riabilitazione è lunga, Aurora non solo è sommersa dai sensi di colpa ma, forse a causa di un proiettile che le è rimasto conficcato nella testa, ha visioni, attacchi d'ansia e altri effetti da disturbo bipolare.
Trasferita in un paesino della Bassa Emilia, Aurora spera di riprendere in mano le redini della sua vita e dimostrare che può ancora lavorare. che sa ancora fare il suo lavoro.
Appena arrivata, Aurora si trova di fronte ad un delitto tremendo ed efferato e si mette subito all'azione. Purtroppo, trova l'ostilità dei suoi superiori, diffidenti nei suoi confronti sia per il suo passato sia perché è una donna. Aurora ha bisogno di risolvere il caso, ha bisogno di uscire dal buio che l'ha avvolta, dalle paure e dagli incubi che le annebbiano la mente, è alla ricerca di un riscatto, di una riabilitazione del suo nome e del suo operato. Aurora si mette in gioco, rischia, affronta il pericolo, sfida i suoi superiori, ha paura, è sola, è braccata ma non vuole che altre persone muoiano per colpa sua.

 Non credo ai detti popolari...ma credo nella cattiveria degli uomini. E' quella che uccide, non la superstizione.

La storia, inoltre, è inframezzata da qualche capitolo ambientato a Bologna nel 1349 che racconta le vicende di padre Egidio, priore dei domenicani, alle prese con la peste ed i reietti. Sono capitoli legati alla modalità d'uccisione del serial killer e sono molto inquietanti.

Un buon thriller che m'invoglia a leggere subito il seguito.

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Calendario recensioni di aprile









9 commenti:

  1. Ho la trilogia di Aurora sulla libreria da troppo tempo. Ne ho sentito parlare sempre bene e la tua recensione non fa che convincermi che devo rimediare e leggerla al più presto

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  2. questa autrice è nella mia wish da una vita ma quest'anno grazie ad una rubrica la leggerò sicuramente. sono veramente felice che a te sia piaicuta è uno stimolo in più anche per me!

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  3. Ricordo che il libro e la storia mi avevo coinvolto abbastanza, ma che avevo trovato un po' snervante "l'infodump" in alcuni dialoghi: troppe informazioni che poteva fornire in maniera diversa e più scorrevole.

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  4. questo titolo mi incuriosisce da quanto è uscito

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  5. Anche a me è piaciuto tanto, un thriller che ti tiene incollata alle pagine. Ne ho un altro della Baraldi ma ancora da leggere.

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  6. Ce l'ho nella libreria di Audible, mi intriga un sacco

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  7. Questa volta passo, io e il thriller non andiamo molto d' accordo

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  8. Non è un genere che amo particolarmente, ma la tua recensione e la tua analisi mi sono piaciute molto

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  9. Eh a breve lo recupererò 🙈

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