LA CUSTODE DI PAROLE
Alric e Jennifer Twice
Editore: Mondadori
Prezzo: Ebook € 10,99 Cartaceo € 20,80
Pagine: 540
Genere: Fantasy
Trama: Arya Rosenwald è una delle tante giovani donne che popolano il regno di Hélios. Ha una passione, però, che la distingue e la divora, tenendola sveglia la notte: le parole. Perdersi tra le pagine consumate dei volumi che affastella nella sua stanza le permette di viaggiare con la fantasia e immaginare di essere una delle protagoniste dei romanzi che tanto ama. Di assaporare emozioni ed esperienze che difficilmente potrebbe sperimentare nella vita di tutti i giorni, legata com’è al suo piccolo mondo rassicurante fatto di lezioni col precettore, l’aiuto alla madre pasticcera, i giochi con i fratelli, gli sguardi bonari del padre, gli incontri segreti con il principe Aïdan, suo grande amico. Quando però una minaccia invisibile, subdola e spaventosa si allunga sul regno di Hélios mettendo in pericolo quanto ha di più caro al mondo, qualcosa in lei cambia. Arya scopre che un grande destino la attende. Un destino che, ancora una volta, ha a che fare con le Parole, e con la magia racchiusa in esse. Parole che aspettano di essere chiamate dalla persona giusta per poter dare una nuova speranza al mondo intero.
RECENSIONE
Premetto che ho iniziato la lettura convinta fosse un libro autoconclusivo quindi, quando, ad un quarto dalla fine mi sono resa conto che la storia era ancora in alto mare e non sarebbe finita lì, sono rimasta piuttosto contrariata! Ovviamente mea culpa, dovevo informarmi meglio!! Il punto è che adesso, visto il finale in sospeso, voglio leggere il seguito quanto prima.
La storia è abbastanza intrigante ma la lettura non è stata tutta rose e fiori: la narrazione nell'insieme è scorrevole ma alcune parti, soprattutto quando la protagonista sogna e si perde nei suoi pensieri, le ho trovate un po' confuse, altre, invece, le ho trovate un po' superflue ed è capitato che la mia attenzione venisse meno.
Il worldbuilding non è sviluppato ma, almeno in questo primo libro, non l'ho percepito come una mancanza perché la parte fantasy, a mio avviso, ha un ruolo piuttosto marginale: d'altra parte, inizialmente, la storia è ambientata in un villaggio dove la magia è praticamente bandita affinchè non venga usata per nuocere agli altri ed in modo che non ci siano disuguaglianze con chi non la possiede.
Con il proseguire della storia, si comincia ad averne percezione ma è solo concentrata in alcune parole che Arya, la protagonista e nuova Custode delle parole, deve trovare ed imparare ad usare.
Il potere delle parole è un concetto molto interessante perché è vero che le parole hanno il potere di ferire, guarire, perdonare, distruggere ecc. e dovremmo tutti imparare ad usarle in modo corretto, per questo ho trovato il discorso della Custode e delle sue poche parole piuttosto limitato; mi aspettavo un discorso più ampio, non so di preciso, ma in generale qualcosa di più.
Ciò non toglie che il viaggio che Arya intraprende, insieme a Killian, un giovane ladro che ha il compito di proteggerla e Saren, un generale alla ricerca dei principi scomparsi, cui si aggiunge Alric, una specie di vampiro stufo della sua natura, sia avventuroso, coinvolgente e divertente, soprattutto grazie a Killian e alle sue frecciatine sia verso Arya che Saren.
Credo proprio che Killian sia il personaggio che ho preferito grazie a quell'aura di mistero che lo circonda, visto che porta pure una maschera sul viso (ho delle idee sulla sua identità ma, per ora, le tengo per me) ma anche per il suo modo di fare sarcastico, pungente e da vero sbruffone.
A questo punto sono proprio curiosa di scoprire come prosegue la storia e spero di non dover attendere troppo.
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