venerdì 20 novembre 2015

PRIGIONIERA DEL PASSATO - RECENSIONE

TITOLO: PRIGIONIERA DEL PASSATO
AUTRICE: DONATELLA FALCO
EDITORE: 13LAB EDITION
PREZZO:  € 13,99



TRAMA
Che rimane ad una donna picchiata, seviziata ed annientata psicologicamente dal terrore e dalla sudditanza totale, se non l’aggrapparsi a qualche attimo di disattenzione di chi la schiavizza, per poter fuggire? Che cosa, se non darsi un profilo basso per confondersi nella folla?
 Incontrare, forse, qualche amico e scoprire che la vita è oltre le giornate passate ad attendere nella paura, oltre le notti in cui si viene abusata, oltre gli occhi che, come pozzi neri, precedono la furia ed il dolore. Incentrato sul tema dello stalking, “Prigioniera del passato” di Donatella Falco, psicologa, con esperienza di educatrice per minori vittime di abusi, si sviluppa in forma di romanzo, ma sviscera situazioni e disegna personaggi che, se veri non sono, divengono, via via, tragicamente verosimili.


SORSEGGIANDO IL CAFFE'
Questo romanzo racconta una dura realtà: il problema dello stalking, degli abusi sulle donne, delle violenze tra le mura domestiche, un problema sempre più diffuso. Non è perché fino a qualche tempo fa queste cose non succedevano, solo che ora molte donne hanno la forza di reagire e denunciare, non si nascondono più , non si vergognano più. Sì perché spesso, e lo dico proprio in quanto donna, si ha paura e vergogna di mettere in piazza i propri problemi, li si vedono come sconfitte personali, soprattutto se riguardano il partner: ci si pone la domanda, come è possibile non accorgersi prima di avere vicino una persona violenta o squilibrata?

Nicole è una giovane ragazza succube del suo compagno. troppe volte ha dovuto nascondere i segni delle percosse sul suo corpo o mentire dicendo di essersi fatta male casualmente. Non ne può più e decide di scappare da colui che dovrebbe amarla e proteggerla ed invece la riempie semplicemente di botte. La sua è una fuga ben preparata: ha risparmiato soldi di nascosto e attende il momento giusto per andare il più lontano possibile.

Ma la sua è, appunto, una fuga e  la ritroviamo alcuni mesi dopo che condivide una casa con alcune ragazze, ma fa di tutto per rendersi anonima, non ha amici, non condivide nulla con le sue inquiline, tiene un basso profilo. Non si ferma mai per più di qualche mese nello stesso posto: è una donna che continua a scappare. Ma è vita questa?

Io vado avanti senza sperare troppo, senza credere in qualcosa in più di ciò che vedo. i sogni, a volte, costano cari e non fa bene sognare troppo se devi scontrarti ogni giorno con una realtà molto diversa, a volte monotona, anche se può piacerti o ti convinci che è così per non soffrire. E poi è meglio non essere notata.

Quest'ultimo posto, però, è tranquillo e le piace. Ed il vicino di casa, Lucas, lo zio del ragazzo,  Dom, ed un giovane medico, Erik Fiorelli, riescono piano piano ad avvicinarla e a diventare parte della sua quotidianità, a darle un po' di felicità e di farla sentire amata e protetta. Forse per Nicole c'è una possibilità di poter vivere tranquillamente ma questo  fino  a quando il suo ex non torna prepotentemente sulla scena per riportarla a casa. E la ragazza, proprio per proteggere i suoi nuovi amici, si ritrova nuovamente tra le grinfie del suo ex. Questa volta, però, il sapere che fuori c'è qualcuno che la aspetta, qualcuno che le vuole veramente bene, le darà quella forza in più per reagire, per non lasciarsi completamente sottomettere, non potrà più semplicemente scappare ma dovrà affrontare le sue paure e le sue insicurezze per mettere fine al suo supplizio.

E' la tristezza, è il dolore, a farci capire quanto vale una persona, un sentimento, un evento. Perché nel dolore ci rendiamo conto di quello che abbiamo perso o di ciò che ci manca. Ci fa sentire vivi e pieni di voglia di andare avanti, di cambiare le cose; dopo averci svuotati e averci fatto toccare il fondo, ci spinge verso l'alto, verso la felicità

Un romanzo duro, di denuncia, che rappresenta situazioni ahimè sempre più frequenti, un linguaggio a volte crudo, ma adatto alle situazioni che descrive. Un ritmo in continua crescita, che nella seconda parte diventa incalzante ed una narrazione che coinvolge pienamente. Consigliato



4 commenti:

  1. Con certi libri sono combattuto. So che mi arrabbio a leggerli, ma alla fine sono quelli che mi cambiano di più, che lasciano una traccia nel bene e nel male. L'indecisione però mi uccide, quindi credo che me lo segno. Bella recensione a proposito :)

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    1. Grazie :)
      Concordo, i libri che trattano storie reali spesso sono più difficili da digerire, ma lasciano il segno.

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  2. Ciao! Dalle tue parole capisco che questo romanzo ha un certo impatto, è reale e crudo al punto giusto da dare una scossa al lettore. Questo tema visto attraverso delle pagine può avere un forte impatto emotivo. Bellissima lettura =)

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