Buongiorno readers!
oggi vi tengo compagnia con la rubrica COSA VUOI CHE TI DICA, realizzata in collaborazione con Chiara di La lettrice sulle nuvole, Chicca di Libri in tavola e Dolci e Manuela di Le mie ossessioni librose.
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sabato 21 aprile 2018
lunedì 27 luglio 2015
IL LINGUAGGIO SEGRETO DEI FIORI - RECENSIONE
TITOLO: IL LINGUAGGIO SEGRETO DEI FIORI
AUTORE: VANESSA DIFFENBAUGH
EDITORE: GARZANTI
PAGINE: 359
PREZZO: € 9,90 CARTACEO
€ 3,99 E-BOOK
TRAMA
Victoria ha paura del contatto fisico. Ha paura delle parole, le sue e quelle degli altri. Soprattutto, ha paura di amare e lasciarsi amare. C’è solo un posto in cui tutte le sue paure sfumano nel silenzio e nella pace: è il suo giardino segreto nel parco pubblico di Potrero Hill, a San Francisco.
I fiori, che ha piantato lei stessa in questo angolo sconosciuto della città, sono la sua casa. Il suo rifugio. La sua voce. È attraverso il loro linguaggio che Victoria comunica le sue emozioni più profonde. La lavanda per la diffidenza, il cardo per la misantropia, la rosa bianca per la solitudine. Perché Victoria non ha avuto una vita facile. Abbandonata in culla, ha passato l’infanzia saltando da una famiglia adottiva a un’altra. Fino all’incontro, drammatico e sconvolgente, con Elizabeth, l’unica vera madre che abbia mai avuto, la donna che le ha insegnato il linguaggio segreto dei fiori. E adesso, è proprio grazie a questo magico dono che Victoria ha preso in mano la sua vita: ha diciotto anni ormai, e lavora come fioraia. I suoi fiori sono tra i più richiesti della città, regalano la felicità e curano l’anima. Ma Victoria non ha ancora trovato il fiore in grado di rimarginare la sua ferita. Perché il suo cuore si porta dietro una colpa segreta. L’unico in grado di estirparla è un ragazzo misterioso che sembra sapere tutto di lei. Solo lui può levare quel peso dal cuore di Victoria, come spine strappate a uno stelo. Solo lui può prendersi cura delle sue radici invisibili. Solo così il cuore più acerbo della rosa bianca può diventare rosso di passione.
SORSEGGIANDO IL CAFFE'
Appena ho finito di leggere questo libro mi sono chiesta perché dopo averlo acquistato l'ho lasciato prendere polvere per quattro anni: è semplicemente bellissimo, l'ho letto tutto d'un fiato, non riuscivo a staccarmi! E' un libro che mi ha suscitato molte emozioni e alla fine mi ha lasciata con un senso di speranza e di gioia.
Victoria Jones è stata abbandonata appena nata ed ha trascorso i suoi primi diciotto anni di vita tra l'affido a famiglie che la trattavano male e l'orfanotrofio. Ora è maggiorenne ed è libera.
Ma Victoria non ha nessuno, non ha un posto dove stare, non ha un lavoro. L'unica cosa che le dà conforto sono i fiori, i loro significati e la sua piccola aiuola che si è costruita nel parco e dove si rifugia come una barbona.
Tutto ciò che sa sui fiori glielo ha insegnato Elizabeth, la donna che l'ha tenuta in affido per più di un anno quando Victoria ne aveva nove. E' l'unica per la quale la ragazza, dopo un iniziale odio, abbia provato dei sentimenti positivi e con la quale sarebbe rimasta volentieri se il suo disperato bisogno di sentirsi accettata e benvoluta non l'avesse spinta a combinare un grosso guaio che l'ha allontanato da Elizabeth in modo brusco. Dopo dieci anni ancora si sente in colpa per come si è comportata, anzi, Victoria è convinta di non meritare alcuna felicità a causa del suo comportamento, del suo carattere, visto che addirittura la sua vera madre l'ha abbandonata appena nata. Il suo fiore è il cardo, che indica la misantropia
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