martedì 9 settembre 2025

TU LEGGI? IO SCELGO! #56

Buon pomeriggio readers,
riprendo dopo la lunga pausa estiva con la rubrica



Vi ricordo che la rubrica, ideata da Chiara de La lettrice sulle nuvole  consiste nel leggere un libro scelto tra i libri recensiti degli altri partecipanti del mese.
Questo mese ho scelto  tra le letture di Francesca del blog Punto di lettura  ed ho letto......


LEZIONI DI CHIMICA
Bonnie Garmus

Editore: Rizzoli
Prezzo: Cartaceo  € 15,00, Ebook € 8,99
Pagine: 464
Genere: Narratica, narrativa sociale                                      

Trama: La cucina è chimica e la chimica è vita. La capacità di cambiare tutto, compresi se stessi, comincia da qui.Elizabeth Zott è magnetica. Se entra in una stanza, state certi che non le staccherete gli occhi di dosso: perché è bella, e perché ha quel modo schietto di esprimere il proprio pensiero, che scende come una lama sulla superficie molle della morale comune. Siamo nel 1952, ed Elizabeth è una giovane chimica che lavora all'Hastings Research Institute in California, un ambiente ferocemente maschilista dove il suo innegabile talento viene per lo più messo a tacere, sabotato, o usato per il prestigio altrui. Malgrado le difficoltà, il coraggio di rivendicare diritti e successi non viene scalfito e spinge Elizabeth a perseverare. C'è solo un uomo che ammira la sua determinazione: è Calvin Evans, genio della chimica in odore di Nobel, con il quale nasce un sentimento puro in cui condivisione delle formule e attrazione fisica vanno di pari passo.Ma la vita, come la scienza, è soggetta a trasformazioni, e qualche anno dopo la tempra di Elizabeth, ora madre single, folgora un produttore televisivo che le affida la conduzione di Cena alle sei, un programma di cucina che nelle sue mani diventa un appuntamento quotidiano immancabile per il grande pubblico. Il suo approccio rivoluzionario ai fornelli, infarcito di digressioni scientifiche, non mira solo alla preparazione di stufati, ma anche ad aprire gli occhi all'universo femminile. Lezioni di chimica è la storia di una donna irresistibile, che cade e si rialza più volte; è l'avventura di un'esistenza che ribalta gli schemi e costruisce un nuovo percorso, nonostante tutto. Con Elizabeth Zott si ride e si piange. È lei a dettare il ritmo, a indicarci quando andare a testa alta e quando invece è impossibile. Quello che sembra dirci, alla fine di tutto, è di non fermarci mai.

RECENSIONE

Avevo letto pareri positivi su questo libro ed ero curiosa di leggerlo ma, sinceramente, non mi aspettavo mi sarebbe piaciuto così tanto e che mi avrebbe tenuta incollata alle pagine: se dovessi definirlo con un solo aggettivo direi sorprendente!

La storia narrata è molto interessante e, per certi versi, anche originale, divertente ed intensa, nella quale, in modo brillante e, direi, pure ironico si parla di patriarcato e quindi del ruolo e della considerazione della donna negli anni cinquanta, ma anche di cucina e salute, di filosofia, scienza e religione,

Elizabeth Zott è bella, anzi, gli uomini la ritengono molto bella, le donne, invece, civettuola ed in cerca di un buon partito. Nessuno pensa sia intelligente, nessuno pensa sia un'ottima chimica né che le sue ricerche sull'abiogenesi siano brillanti, d'altra parte le donne devono o stare a casa a sfornare figli o, al massimo, fare le segretarie compiacenti. Ma ad Elizabeth questo non va: si è laureata in chimica anche se non ha potuto fare il dottorato, è una ricercatrice e vuole essere considerata tale. Ha le idee chiare su quello che vuole fare nella sua vita, ha una grande sicurezza delle sue capacità e affronta le sfide che la vita le riserva sempre a testa alta e da sola. In alcuni momenti sembra un po' ingenua, in tanti un po' strana, come quando prepara il caffè attraverso beute ed alambicchi, ma vi assicuro che è una protagonista fantastica.

E' il perno centrale della storia ma molto importanti sono anche tutti gli altri personaggi che le girano intorno, a partire da Calvin Evans, giovane genio in sentore di Nobel, scorbutico ed asociale, che, però, riesce a vedere oltre l'aspetto di Elizabeth, riesce a vedere la chimica oltre alla donna, a Seiemezza, il suo cane (sì, si chiama proprio Seiemezza come l'ora in cui l'hanno trovato) al quale legge storie come fosse un bambino, a Wakely, un prete appassionato di scienza, ad Harriett, la vicina di casa che la supporterà in ogni modo.

Una storia che fa arrabbiare, sperare (le cose sono migliorate ma di strada da fare ce n'è ancora tanta), divertire ma soprattutto riflettere sia sui temi già citati sia su noi stessi, sui nostri sogni e sul modo di affrontare la vita.


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Qui il calendario con le recensioni del mese



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