martedì 28 febbraio 2017

SOLO L'AMORE - RECENSIONE



SOLO L'AMORE
Francesca Lesnoni


Editore: Auto-pubblicato
Prezzo: Ebook € 2.99
Pagine: 155
Genere: Narrativa contemporanea, rosa

Trama: Lucia è scomparsa... nessuno sa che fine abbia fatto la dolce sorella di Carlo, unico indizio un biglietto: "Non preoccupatevi, sto bene. Vado dove ho sempre desiderato essere, da che ho memoria..." Nessuno però si preoccupa realmente della sparizione di Lucia tranne Pier che, innamorato da sempre di lei, decide di prendersi un anno sabbatico per dedicarsi alla misteriosa ricerca. Per sua fortuna Pier potrà contare sull'aiuto di alcune persone, come i signori Dardi, due amabili vecchietti, che gli consegneranno dei bigliettini scritti da Lucia; o Luigi, un sapiente tappezziere con la passione per la lettura, che lo aiuterà a mettere ordine nei suoi taccuini pieni di appunti e divagazioni; o l’amatissimo padre che, al momento opportuno, saprà cogliere una traccia importante… Ma, prima di trovare Lucia, Pier dovrà confrontarsi con una diversa percezione di sé e degli altri, rivisitare la propria vita, comprendere qual è il suo vero sogno... Grazie al suo intelligente umorismo e piccoli colpi di scena, Pier si ritroverà su un aereo diretto a Parigi. Sarà lì che finalmente rincontrerà Lucia?

Recensione

Quando l'autrice mi ha chiesto di leggere il suo libro, più che la trama, la prima cosa che mi ha colpito è stata la cover: io adoro Parigi e vedere la Tour Eiffel sullo sfondo con quei colori pastello mi ha subito ispirato.
In realtà la storia non si svolge a Parigi ma a Roma. La capitale francese è il luogo dove probabilmente si è nascosta la protagonista femminile di questo romanzo, Lucia.
Lucia non la incontriamo mai in tutta la storia ma impariamo a conoscerla attraverso i ricordi, le parole degli amici e ai biglietti estrosi ed enigmatici che ha lasciato ai parenti, a partire da quello che induce Pier, il protagonista maschile e voce narrante, a prendersi un anno sabbatico per cercarla.
Non preoccupatevi, sto bene. Vado dove ho sempre desiderato essere, da che ho memoria. Il piccolo passero sa qual'è la sua casa 

Pier e Lucia erano vicini di casa da bambini e migliori amici ed hanno avuto una storia quando avevano vent'anni. Poi lei lo ha lasciato per un altro e praticamente non si sono più visti e sono passati trent'anni. Ma Lucia è stata l'unico vero grande amore di Pier e la sua scomparsa, mentre sembra una cosa da nulla per gli altri, per Pier è grande preoccupazione e mistero: dove è finita Lucia?
L'incantevole cerva che cammina sulle alture ha raggiunto una vetta altissima da cui ha sfiorato il cielo..E lo sta facendo sfiorare anche a noi.Solo l'amore ha senso.
E così seguiamo Pier tra i parchi di Roma che frequentava con Lucia, dentro alcune chiese che custodiscono famose opere d'arte che gli indicano la strada da seguire. E' alla ricerca di dove possa essere Lucia, ma è anche alla ricerca di se stesso: i ricordi si mescolano con il presente e Pier, attraverso divagazioni più o meno lunghe sulla vita, sulla felicità, sull'amore, circondato da personaggi alquanto particolari, mette in discussione la sua esistenza, ne analizza gli errori, la rivaluta e si accorge dove sta la vera felicità.

L'autrice ha uno stile particolare, la storia sembra  una specie di lunga poesia, ricca di frasi melodiche ed armoniose e trasmette un grande amore per l'arte; il linguaggio è piuttosto forbito anche se, in qualche caso, mi sarebbe piaciuta un po' più d'azione che una qualche disquisizione filosofica. La trama è sicuramente originale, come lo sono i personaggi che rimangono comunque tutti un po' misteriosi. E' una lettura piacevole che sembra portare il lettore fuori dalla realtà, in un mondo parallelo dove c'è paura, non c'è violenza, dove tutti sono buoni e c'è solo amore.

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