Buongiorno lettori,
oggi è il 19 quindi arriva l' Intervista con le vamp blogger
Il libro protagonista dell'intervista di questo mese è Quando sei tra i corvi di Veronica Roth e ricordatevi di passare a leggere anche le interviste di Chicca, Dolci , Chiara ed Alessia.
--------------------------DI VERONICA ROTH
EDITORE: MONDADORI
PAGINE: 216
TRAMA: Il dolore è la vocazione di Dymitr. La sua famiglia appartiene a un'antica stirpe di cavalieri che sacrificano la propria anima per poter uccidere i mostri che popolano il mondo. Ora è chiamato a un'altra missione, più rischiosa, forse mortale: trovare la leggendaria Baba Jaga. Ma per riuscirci sarà costretto a stringere un'alleanza proprio con una delle creature che ha giurato di cacciare. Il dolore è l'eredità di Ala, una zmora abituata a cibarsi della paura degli umani. Ormai non le resta altro che arrendersi alla maledizione che l'ha colpita anni prima e che, insinuandosi nelle sue giornate, le sta rubando la vita, attimo dopo attimo. Quando Dymitr le offre una cura in cambio del suo aiuto, non ha molta scelta né molto da perdere. Insieme, costretti a una corsa contro il tempo, dovranno affrontare un mondo sotterraneo insidioso. Eppure saranno i segreti di Dymitr - e le sue vere motivazioni - ciò che potrebbe davvero mettere a rischio la loro missione. E la loro vita. Con "Quando sei tra i corvi", Veronica Roth costruisce una storia sorprendente e che scorre rapida, attingendo al generoso bacino del folklore slavo. Una storia che fa perno su una domanda fondamentale: è possibile per noi trovare redenzione ed espiazione abbracciando proprio ciò che più temiamo?
1. A QUALE GENERE APPARTIENE IL LIBRO?
Si può definire un paranormal fantasy e prende spunto dal folklore slavo. E' il primo libro di una dilogia ma può essere considerato autoconclusivo, non ha un finale in sospeso.
2. COSA PENSI DEI PROTAGONISTI?
Dymitr è un Cavaliere dell'Ordine Sacro ed il suo compito è cacciare i mostri. Fin da piccolo ha imparato a riconoscerli in mezzo agli umani. Per una nuova missione ha bisogno di trovare Baba Jaga e per farlo chiede aiuto ad una zmora, uno dei tanti mostri che di solito caccia.
Dymitr è piuttosto cupo e di poche parole. Si capisce che qualcosa lo tormenta ma è determinato a compiere la sua missione a costo della vita e quando, verso la fine, si scopre di cosa si tratta tutto acquista significato. Dymitr è caratterizzato molto bene: all'inizio, incuriosisce ed intriga per questo suo modo oscuro ma pacato di agire, alla fine lo si ammira e si soffre con lui per il grande senso di colpa che lo affligge e per il suo desiderio di redenzione.
Ala è una zmora, una creatura che si ciba della paura degli umani. Ala è colpita da una maledizione, come lo era sua madre, sua zia e sua cugina, che la porta ad avere visioni che le fanno perdere la cognizione ed il contatto con la realtà tanto da consumarla giorno dopo giorno. Ala ha cercato in tutti i modi di integrarsi con gli umani e tenendo conto la sua natura mi è sembrata gentile, disponibile, altruista e mi è piaciuta.
Niko è uno Strzyga e si nutre di rabbia. Sembra, anzi è, un personaggio pericoloso ma è anche sarcastico ed intrigante.
3.PERSONAGGIO PREFERITO?
Non ho un personaggio preferito, mi sono piaciuti tutti e tre i personaggi principali.
4.PERSONAGGIO PIU' ODIATO?
Sinceramente non ho odiato nessuno. Ogni personaggio fa la sua parte e non ci sono azioni particolari che possano far odiare qualcuno, anche le azioni violente hanno un loro significato.
5. CHE EMOZIONI TI HA SUSCITATO LA LETTURA?
Storia ed ambientazione sono cupe ed anche un filino violente e leggendo ho provato ansia ed inquietudine ma anche una certa tristezza.
6. PUNTI DI FORZA?
Attingere al folklore slavo ed inserirlo in un contesto urbano, una Chicago tetra, è molto interessante.
La storia è piuttosto cruda e scoprire il vero motivo della missione di Dymitr rende il tutto ancora più intenso ed ovviamente fa riflettere.
In una storia che ha poco di reale, vengono toccati molti temi importanti come la paura della diversità, l' immigrazione, l' integrazione in modo naturale e molto reale.
7. PUNTI DEBOLI?
Alcune parti sono un po' frettolose ed in una storia così breve inserisce troppe figure, troppe cose, esempio tutti i mostri possibili, fa quasi un elenco.
Non mi è piaciuto il pizzico di romance che troviamo: interessante perché non è scontato ma non serviva, mi è sembrato messo lì a caso o solo per fare contenti i lettori.
8. COME HAI TROVATO LO STILE DEL/DELLA SCRITTORE/SCRITTRICE?
Scorrevole ed intenso. Della Roth ho letto solo Divergent che mi era sembrato piuttosto semplice, qui si percepisce un affinamento, uno stile più maturo.
9. E' FACILE ENTRARE IN EMPATIA CON IL/LA PROTAGONISTA?
Ni: in alcuni momenti sì, soprattutto nella parte finale dove si percepisce tutta la sua sofferenza legata alla sua vita, in altri no perché nasconde i motivi che lo spingono a certi comportamenti, a certe azioni.
10. QUALE AGGETTIVO LO DESCRIVE MEGLIO?
Cupo.
11. A CHI LO CONSIGLI?
A chi è interessato al folkore slavo, a chi piace il genere paranormal, a chi vuole leggere una storia abbastanza breve.
12. QUANTE STELLINE GLI DAI?
Quattro
13. COSA NE PENSI DELLA COVER?
Non mi piace. Non mi piace il titolo così in grande, non mi piacciono i colori, né l'immagine anche se è attinente alla storia.
14. CITAZIONE PREFERITA?
Non è una citazione preferita ma fa capire il significato del titolo.
"Quando sei tra i corvi, devi gracchiare come loro. Perché l'idea è che dovremmo mimetizzarci tra i mortali. Imitarli"
Bella recensione.Buona Pasqua da Olga
RispondiEliminaMi è piaciuto tantissimo. Ho anche scoperto che c' è un seguito
RispondiEliminami è piaciuto e leggerò anche il seguito
RispondiEliminaIo sono la meno entusiasta del gruppo ma non è un buon periodo, per me, coi fantasy
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