Buongiorno readers!
ritorna l'appuntamento con la rubrica del venerdì, 5 cose che, ideata dal blog Twin Books Lovers nella quale, ogni settimana, noi partecipanti scriviamo una lista di cinque cose su un argomento legato al mondo dei libri e del cinema. Per ulteriori informazioni vi rimando al post di presentazione QUI e vi ricordo che le iscrizioni sono sempre aperte.
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Oggi parliamo di
5 CLASSICI CHE MI VERGOGNO DI NON AVER ANCORA LETTO
Non sono solo cinque ma molti di più e uno dei buoni propositi del 2018 è proprio quello di recuperare un classico al mese
Non sono solo cinque ma molti di più e uno dei buoni propositi del 2018 è proprio quello di recuperare un classico al mese
1. 1984 - GEORGE ORWELL
1984. Il mondo è diviso in tre immensi superstati in perenne guerra fra loro: Oceania, Eurasia ed Estasia. In Oceania, la cui capitale è Londra, la società è governata dal Grande Fratello, che tutto vede e tutto sa. I suoi occhi sono le telecamere che spiano di continuo nelle case, il suo braccio la psicopolizia che interviene al minimo sospetto. Tutto è permesso, non c'è legge scritta. Niente, apparentemente, è proibito. Tranne pensare. Tranne amare. Tranne divertirsi. Tranne vivere, insomma, se non secondo gli usi e costumi imposti dall'infallibile e onnisciente Grande Fratello, che nessuno ha mai visto di persona. Dal loro rifugio, in uno scenario desolante da Medioevo postnucleare, solo Winston Smith e Julia lottano disperatamente per conservare un granello di umanità
2. CANTO DI NATALE - CHARLES DICKENS
Straordinario spettacolo metafisico, dove gli spiriti si fanno messaggeri benefici - ma non per questo meno terrorizzanti -, guide sapienti che conducono Scrooge, il vecchio arido e avaro attraverso le età della vita, passata e futura. L'attonito spettatore ripercorre, attraverso la visione, il tempo dell'infanzia, della giovinezza e della maturità, scorgendo, nelle immagini di sé del passato, l'insorgere della durezza e della disumanizzazione; l'ultima tappa, il futuro che lo attende, registra, in un crescendo di orrore, la scoperta di sé morto, corpo depredato delle vesti, privato della dignità, abbandonato e disperatamente solo. Ma lo spirito del Natale e la fiducia nella bontà dell'uomo consentono a Dickens, almeno sulla pagina, di pronunciare un messaggio di speranza.
3. I MISERABILI - VICTOR HUGO
I miserabili (Les Misérables) è un'opera monumentale pubblicata nel 1862, è uno dei romanzi cardine del XIX secolo, fra i più popolari e letti della sua epoca. Narra le vicende di vari personaggi nella Parigi post Restaurazione, in un arco di tempo di circa 20 anni (dal 1815 al 1833, con alcune digressioni alle vicende della Rivoluzione francese, delle Guerre napoleoniche, con particolare riguardo alla battaglia di Waterloo, e alle vicende politiche della Monarchia di Luglio). I suoi personaggi appartengono agli strati più bassi della società, i cosiddetti "miserabili": persone cadute in miseria, ex forzati, prostitute, monelli di strada, studenti in povertà. È una storia di cadute e di risalite, di peccati e di redenzione. Hugo racconta i suoi personaggi a tutto tondo, rendendoli sublimi e arricchendo il racconto con digressioni di grande interesse storico, come ad esempio momenti della battaglia di Waterloo o considerazioni sulla Francia post-restaurazione. Arricchimenti che permettono al lettore di collocare meglio i personaggi nel loro specifico contesto storico-sociale.
4. IL DOTTOR ZIVAGO - BORIS PASTERNAK
Le vicende di un medico travolto dall'impatto della rivoluzione russa e dalla successiva vacuità spirituale in cui precipita il suo paese. Questo, in estrema sintesi, il contenuto di un romanzo che valse a Boris Pasternak il Nobel per la letteratura nel 1958 e l'ammirazione di critica e lettori.
5. IL GATTOPARDO - GIUSEPPE TOMASI DI LAMPEDUSA
Siamo in Sicilia, all'epoca del tramonto borbonico: è di scena una famiglia della più alta aristocrazia isolana, colta nel momento rivelatore del trapasso di regime, mentre già incalzano i tempi nuovi (dall'anno dell'impresa dei Mille di Garibaldi la storia si prolunga fino ai primordi del Novecento). Accentrato quasi interamente intorno a un solo personaggio, il principe Fabrizio Salina, il romanzo, lirico e critico insieme, ben poco concede all'intreccio e al romanzesco tanto cari alla narrativa dell'Ottocento. L'immagine della Sicilia che invece ci offre è un'immagine viva, animata da uno spirito alacre e modernissimo, ampiamente consapevole della problematica storica e politica contemporanea.
La lista prosegue con Anna Karenina, David Copperfield, Il conte di Montecristo, Don Chisciotte, Notre dame de Paris, Lolita, Sulla strada, La storia, Delitto e castigo e tanti altri!!!!!
Ciao Erica! Devo essere onesta - e me ne vergogno, giusto per rimanere in tema - di questi ho letto solo 1984, ma è un libro che si è fatto spazio tra i miei preferiti in assoluto, nella mia top3 oserei dire, quindi spero lo leggerai presto, a me ha fatto molto riflettere! :)
RispondiEliminaUn abbraccio,
Franci di Libri, libretti, libracci
1984 è il primo che devo assolutamente recuperare!
EliminaCiao! Di questi ho letto solo il Gattopardo (di cui tra l'altro non ricordo quasi nulla). Leggerei forse 1984, di cui ho studiato alcuni estratti a scuola, ma niente di più!
RispondiEliminaCiao!!! Su Orwell vedo già che siamo in tante, quel romanzo lo devo recuperare assolutamente *_* Mentre "Il gattopardo" ricordo ancora la fatica che feci a leggerlo in prima liceo, mi piacerebbe rileggerlo per vedere se con il tempo sono cambiata o se ancora non siamo in sintonia!
RispondiEliminaTra questi ho letto solo Canto di Natale, davvero bello. 1984 mi incuriorisce moltissimo :)
RispondiEliminaQuesta settimana la mia lista sarebbe stata infinita visto che non ho letto nessuno neanche dei titoli da te citati. Io e i classici non siamo mai stati in sintonia :P
RispondiEliminaLa maggior parte dei classici che ho letto è per studio, ma me ne mancano tantissimi!!
EliminaCiao, a quanto pare abbiamo in comune Canto di Natale; belle scelte! Qui le mie: http://ioamoilibrieleserietv.blogspot.com/2018/01/5-cose-che-14-5-classici-che-mi.html
RispondiEliminaANch'io 1984, gli altri, a parte il canto di Natale, non mi hanno mai attratta :)
RispondiEliminaCiao, il canto di natale è tra i classici che mi piacerebbe leggere! Gli altri purtroppo non li conosco.
RispondiEliminaIl gattopardo è nel mio cuore. me lo avevano dato da leggere a scuola e a pag. 15 avevo mollato, poi dopo anni e anni lo ho ripreso e l'ho letto tutto con passione.
RispondiEliminaAbbiamo in comunque Il Gattopardo. In realtà dovrei leggere anche Il Dottor Zivago, ma lo ho già disponibile e sarà una lettura di questo 2018.
RispondiEliminaGli altri tre li ho letti in periodi diversi della mia vita e apprezzati tutti e tre. Il mio preferito forse è 1984 nonostante non sia veramente una lettura "dura"
Il Gattopardo non mi colpì molto quando lo lessi ma lo dico pur sapendo, come in altri casi, di essere stata forse troppo giovane. 1984 e Canto di Natale invece li adoro ancora oggi <3
RispondiEliminaMeno male che non solo io non ho letto Canto di Natale XD
RispondiEliminaChe vergogna, di questi ho letto solo 1984. Tra l'altro credo di avere una cipia de "Il Gattopardo" da qualche parte in casa e non l'ho mai aperto! XD
RispondiEliminaCiaooo! 1984 è uno dei pochi classici che ho davvero adorato. Ne posseggo una copia proprio carina... la versione mini mini mini super tascabile XD
RispondiEliminaI miserabili vorrei leggerlo anche io. Chissà che non ci riesca in futuro!
RispondiEliminaAnche a me mancano tutti questi classici xD I miserabili l'avevo iniziato, ma meno di metà mi sono bloccata e non sono più andata avanti >.<
RispondiEliminaCanto di Natale è uno dei miei obiettivi di quest'anno, mentre gli altri che hai nominato, per ora non mi interessano più di tanto.
Abbiamo in comune "I Miserabili".
RispondiEliminaPerò devo dire che neanche "Il gattopardo" l'ho mai letto.
Ciao Erica!! Gran parte dei romanzi che hai citato, sia tra i cinque, sia quelli alla fine dell'articolo, mancano anche a me! ^^' Ho letto solo Canto di Natale, uno dei miei libri preferiti, Il Conte di Montecristo e Delitto e castigo, entrambi sono due letture abbastanza impegnative ma che, secondo me, vale la pena fare!
RispondiElimina1984 lo voglio leggere anch'io! "Il gattopardo" non mi è piaciuto per niente, purtroppo l'ho trovato lentissimo e i dialoghi in siciliano erano incomprensibili!
RispondiEliminaEhm ehm molti sono anche parte della mia vergogna! "1984" da una vita in wishlist, come "gattopardo" e "i miserabili" e "dottor zivago". "Canto di Natale" ho rimediato il mese scorso per fortuna, se ti interessa sul mio blog puoi trovare la recensione al riguardo :)
RispondiEliminaHo letto "Il gattopardo" alle superiori e l'ho profondamente detestato. E' stata una tortura leggerlo, per fortuna adesso posso leggere quello che voglio AHAHAHAH ;D
RispondiEliminaA eccezione de Il Gattopardo e I miserabili ho amato ogni singola pagina di questi romanzi ☺
RispondiEliminaCiao! Orwell lo sto vedendo ovunque e mi rendo conto che probabilmente dovrei leggerlo a breve! Degli altri classici che hai inserito ho letto solo Il canto di Natale :)
RispondiEliminaKia
Io penso di essere una delle poche al mondo a cui '1984' non ispira per niente D:
RispondiElimina1984 È uno dei miei libri preferiti. Bellissimo! Ho adorato anche i miserabili e devo dire la verità anche il gattopardo non è niente male!
RispondiEliminaI libri che hai indicato sono tra quelli che vorrei leggere anche io! Canto di Natale l'ho letto e riletto e mi è piaciuto tantissimo! Ma consiglio di leggerlo a Natale :D
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