PURCHE' SIA DI SERIE #22

Buon pomeriggio readers, 

questo mese ritorna la rubrica.... Purchè sia di serie

                                        

                                  
ideata da Chiara La lettrice sulle nuvole,  nella quale ogni mese cerchiamo di leggere un libro di una delle tante serie iniziate e non ancora finite. Le recensioni potrebbero essere deliranti e contenere spoiler: se vi va di partecipare, basta chiedere!

HOUSE OF PAIN
Naike Ror

Editore: Auto pubblicato
Prezzo: Ebook € 2,99 Cartaceo € 14,90
Pagine: 515
Genere:  New adult
Serie:  American's creed in love v.2

Trama: «Mi chiamo Emery Scott e sono il Presidente degli American’s Creed, la più antica confraternita studentesca di Yale. Frequento il dottorato in legge, amo le feste selvagge, il football e i dolci al cioccolato. Ho due amici che considero fratelli: Cruz Sanders, che tutti credono sia un cinico manipolatore, e Tyson Rogers, reputato il professore più stravagante dell’università. Anche su di me la gente ha un’opinione precisa: crede che io sia il tipico ragazzo ricco, viziato, che ama le avventure di una notte. Nessuno, però, ha idea di quanto in realtà io mi senta solo. Terribilmente solo. Se solo Hanna Foster, la ragazza che mi piace, potesse capirmi… anche lei appare per quello che non è, ne sono sicuro. Peccato solo che lei mi consideri un maniaco, e ogni volta che tento un approccio, fugge via come se avesse incontrato il diavolo in persona. Non ho proprio una possibilità con Hanna, me ne rendo conto, ma come posso spiegare al mio cuore che deve smetterla di palpitare ogni volta che incrocio i suoi occhi?

Recensione 

Caro Emery, 

in House of love eri solo un personaggio secondario ma il tuo modo di fare mi aveva incuriosito. Non so perché visto che sembravi semplicemente il cazz....ne di turno tutto sesso, alcool e rock n'roll. Insomma, i tipi inaffidabili da cui mi hanno sempre detto di stare lontana ma.....non ci sono riuscita e così mi sono buttata a capofitto nella tua storia, in fondo, se Cruz ti aveva scelto come migliore amico forse non eri poi così male!!

Dietro a quella faccia da schiaffi, a quell'atteggiamento menefreghista ci doveva essere per forza qualcosa di più!

Piano piano sei riuscito a farmi capire che le feste continue erano un modo per sentirti meno solo, come se avere intorno tanta gente potesse bastare a colmare i vuoti dell'anima. Non è così, soprattutto se quei vuoti sono causati da una famiglia poco presente, da un padre che non è  mai venuto a vedere una tua partita e da una madre preoccupata più a quale parte del corpo rifarsi che ad accudire il figlio.

Non ti sei mai impegnato seriamente con le ragazze forse per lo stesso motivo, per la paura di affezionarti e poi venire abbandonato.

Fino a quando hai incontrato lei, Hanna.

Per la prima volta una ragazza ti ha attirato veramente e non solo per il suo aspetto fisico ma per la sua intelligenza, la sua forza d'animo. Sì perché Hanna ha un passato veramente difficile e tremendo, uno di quelli che non augureremmo neanche ad un nostro nemico, però ha fatto di tutto per riprendersi e devo dire che non potevi puntare gli occhi su una ragazza migliore perché Hanna ha grinta, coraggio, determinazione da vendere ma se è diffidente non puoi fargliene una colpa.

Con una ragazza così non basta fare il simpatico, devi darle qualcosa di più, devi farle capire che di te si può fidare. Ci hai provato, ti sei messo in gioco, non è stato facile, hai affrontato vari ostacoli ma mi hai dimostrato che hai un cuore grande, che sei generoso e altruista.

La tua storia è intensa ma anche molto dolce e mi ha colpito, mi ha emozionato: devi ringraziare Naike che è riuscita a caratterizzare te e Hanna davvero bene, a rendervi così complessi e per nulla stereotipati e a raccontare tutto con il suo stile scorrevole.

E adesso, non fare il geloso, ma è ovvio che non vedo l'ora di conoscere meglio anche l'altro tuo amico, quello strano forte, il professore Tyson........