HIDE
Kiersten White
Editore: Mondadori
Prezzo: Ebook € 10,99 Cartaceo € 19,90
Pagine: 283
Genere: Horror
Trama: La sfida: trascorrere un'intera settimana a giocare a nascondino, dal sorgere del sole al tramonto, in un parco divertimenti abbandonato da decenni e fare di tutto per non essere presi (da chi non è dato saperlo). Il premio: denaro a sufficienza per rivoluzionare completamente la propria vita. Anche se gli altri concorrenti sono determinati a vincere - per ritagliarsi un futuro da sogno o sfuggire a un passato che li perseguita -, Mack è sicura di poterli battere tutti. In fondo, ciò che deve fare è nascondersi e lei, fin da bambina, non fa altro. Anzi, è proprio questa la ragione per cui è ancora viva mentre la sua intera famiglia è morta. Ma, quando capisce che l'eliminazione dei concorrenti nasconde qualcosa di sospetto, Mack comprende che il gioco è molto più sinistro di quanto potesse immaginare e che per sopravvivere sarà necessario unire le forze...
RECENSIONE
La trama di "Hide" mi è sembrata subito intrigante e misteriosa: non avevo particolari aspettative ma, di sicuro, una certa dose di curiosità che non è stata per nulla colmata. La lettura, dopo un inizio lento, è corsa via velocemente ed anzi, nella parte centrale mi sono ritrovata piuttosto coinvolta, ma poi sono giunta alla fine con l'amaro in bocca perché molte domande sono rimaste senza risposta ed anche la conclusione, piuttosto frettolosa, non mi ha convinto del tutto.
Sette ragazze e sette ragazzi vengono reclutati per partecipare ad una specie di survival show: per sette giorni devono nascondersi all'interno di un parco divertimenti abbandonato ed il vincitore sarà l'ultimo ad essere trovato. Peccato che le eliminazioni dei concorrenti, giorno dopo giorno, risultino sempre più sospette ed, in seguito, la verità decisamente agghiacciante.
Prendendo spunto dal mito del Minotauro a cui aggiunge del fanatismo religioso senza, però, spiegare da dove arrivi né far capire se nasconda significati più profondi, l'autrice crea una storia interessante che poteva risultare davvero avvincente se sviluppata meglio e con una caratterizzazione più profonda dei personaggi, almeno quelli principali.
Io non ho letto altri libri della White, quindi non so se è una scelta stilistica per questa storia o semplicemente il suo modo di scrivere ma il suo stile è molto descrittivo e freddo: è quasi impossibile empatizzare con i personaggi perché praticamente non trasmettono emozioni e sentimenti.
Molto particolare ed accattivante, invece, l'ambientazione: il parco giochi se pieno di gente fa pensare al divertimento e all'allegria ma, come nei peggiori film horror di notte, o deserto e pure abbandonato da anni, è un posto inquietante e sinistro.
Nell'insieme una lettura che si legge velocemente, anche perché non molto lunga, che tra alti e bassi intriga ma cui sembra manchi qualcosa.
Umberto
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Il mito del Minotauro era uno spunto su cui poteva giocare di più. Amarilli
RispondiEliminaMi pare interessante!Ciao
RispondiEliminaAnche io mi aspettavo di più dalla storia. Inoltre c'era poca atmosfera horror.
RispondiEliminaChe bello trovare un nuovo post su questo blog! Ho letto un'altra recensione su questo libro e anche lì venivano segnalati gli stessi problemi quindi mi sto un po' demoralizzando perché mi interessava. Bellissima recensione ❤️
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