TU LEGGI? IO SCELGO! #45

Buonasera readers!

oggi arrivo con la rubrica

Vi ricordo che la rubrica, ideata da Chiara de La lettrice sulle nuvole  consiste nel leggere un libro scelto tra i libri recensiti degli altri partecipanti del mese.
Questo mese dovevo scegliere da Rosaria del blog Niente di personale ed ho letto......

ARTIA DI CAMELOT

Cecilia Randall

Editore: Giunti
Prezzo: Ebook € 9,99 Cartaceo € 18,00 
Pagine: 528
Genere: Avventura, fantasy                                                               

Trama: Per Artia, sedici anni, il futuro sembra già scritto: il matrimonio con un vecchio compagno d'armi dello zio, per rafforzare l'alleanza tra i due feudi. Ma Artia non ci sta e rivendica il diritto di vivere libera. Si scontrerà contro forze antiche che vorrebbero usarla per conquistare il trono di re Uther Pendragon, tra cavalieri, maghi, traditori e giochi di potere. Davanti a una misteriosa spada piantata nella roccia, Artia dovrà combattere e decidere chi è davvero. La sua risposta cambierà il destino della Britannia.

RECENSIONE

Avevo voglia di leggere questo libro da quando è uscito perché adoro le storie legate alle leggende e quella della spada nella roccia (di Re Artù ed i cavalieri della Tavola rotonda) era una delle mie preferite da bambina e poi, dopo aver letto ed apprezzato la dilogia Millennio di fuoco della Randall, desideravo provare a leggere altro di suo. 

Sono molto soddisfatta di questa lettura che mi ha ricordato nella forma e nella sostanza le letture che facevo da giovane, quelle che hanno fatto diventare un passatempo una passione che, purtroppo, negli ultimi tempi si è un po' spenta. Artia di Camelot è una storia ricca di avventura, scontri, duelli, con un'ambientazione accurata, precisa e reale, che non ha bisogno di effetti speciali, né di storie d'amore per essere intrigante ed avvincente. 

Artia ha solo sedici anni, è figlia di un cavaliere ma, rimasta orfana da un paio d'anni, vive con la famiglia dello zio che pensa solo a farla sposare ad un vecchio amico per sbarazzarsi di lei.

Artia, cresciuta in modo libero e amata dai genitori, non accetta di essere una semplice pedina, comandata e sottomessa ad un marito che non desidera e prova a scappare da quella sorte.

Travestita da ragazzo, la sua fuga ha vita breve nonostante l'impegno e l'astuzia.  Inoltre, qualcuno l'ha vista rubare una spada, non una spada qualunque, la spada designata per l'erede al trono della Britannia e la sua vita sta per essere di nuovo sconvolta. Artia si ritrova infatti, ancora travestita da ragazzo, a fare da scudiero ad uno dei cavalieri della Regina Igraine, nuovamente pedina in un gioco che, ahimè, non conosce, un gioco pericoloso fatto d'intrighi, tradimenti, giochi di potere, nel quale deve capire il suo ruolo se vuole vincere.

Artia è un personaggio che ho adorato: una ragazza coraggiosa e testarda ma che riconosce i suoi limiti, che sa di sbagliare e cerca di migliorarsi. Non si atteggia ad eroina ma agisce secondo coscienza ed umanità. Una ragazza che vuole poter disporre della sua vita liberamente non essere considerata solo un mezzo per alleanze o un recipiente per produrre figli e questo tema della libertà della donna viene ribadito più volte in varie forme.

Le descrizioni sono curate ma mai pesanti, lo stile scorrevole, i colpi di scena continui, il ritmo incalzante e, cosa importante di questi tempi, la storia è autoconclusiva. 
Consigliata? Sì!

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