Seconda recensione della giornata per il review party di (Non) ho bisogno di te di Marianna Calandra, edito dalla PubMe che ringrazio per la copia digitale. E grazie ad Emanuela per l'organizzazione.
(NON) HO BISOGNO DI TE
Marianna Calandra
Editore: PubMe
Prezzo: Ebook € 2,99 Cartaceo € 7,90
Pagine: 120
Genere: Romance. young adult
Trama: Ginevra Eleonor Douglas vive nel Tennessee, è una ragazza semplice, dalla battuta sempre pronta ma dietro la sua spavalderia si nasconde un animo gentile e sarà proprio questo a cacciarla nei guai. La sua famiglia ha una fattoria e per questo è denigrata, ma la stessa ragazza derisa potrebbe avere un ruolo importante nel futuro di Jacob Lord Serpe Verde e sua sorella Trisha: il tormento di Ginevra da quando loro padre è diventato vice sindaco, in quanto non riescono proprio a rivolgersi a lei con gentilezza. A loro piace ostentare, a lei no, ma il destino ha in serbo delle sorprese: è infatti in grado di capovolgere sentimenti e situazioni.
Recensione
Adoro i romance dove i protagonisti inizialmente si odiano, mi danno sempre l'idea di essere più reali perché i sentimenti si sviluppano piano piano attraverso la conoscenza e (Non) Ho bisogno di te è una storia di questo genere. L'ho trovata, però, poco sviluppata: ci sono momenti freschi e divertenti soprattutto quando i due protagonisti si punzecchiano, però molti passaggi risultano frettolosi e poco chiari.
Ginevra è una ragazza solare, cresciuta in una fattoria, spesso derisa per questo, soprattutto da Trisha e Jacob, i figli del vicesindaco, che vivono nel lusso e con "la puzza sotto il naso". Ginevra non li sopporta, tanto che li chiama i SerpeVerde. A volte, però, il destino ci mette lo zampino ed ecco che tutto cambia: Ginevra e Trisha iniziano a parlarsi e Jacob si ritrova a lavorare nella fattoria di Ginevra.
Si sa, a volte, l'apparenza inganna ed ecco che i SerpeVerde non sono poi così antipatici come sembrava, anzi, hanno più difetti e problemi degli altri e tra la stalla a mungere una mucca ed il porcile a spalare il letame, Ginevra e Jacob hanno modo di conoscersi meglio.
Il personaggio di Ginevra è caratterizzato piuttosto bene ed essendo anche la voce narrante è quello che si conosce meglio. A Jacob, invece, non viene dato lo spazio sufficiente e alcuni suoi comportamenti mi sono sembrati un po' forzati. Penso che il doppio punto di vista darebbe qualcosa in più in questo caso.
Anche lo stile è piuttosto semplice e non sempre molto scorrevole.
E', comunque, una storia leggera che si legge velocemente, con un'idea di base carina ed interessante e adatta, secondo me, ad un pubblico giovane.
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