lunedì 6 maggio 2019

REVIEW PARTY "(NON) HO BISOGNO DI TE" DI MARIANNA CALANDRA


Seconda recensione della giornata per il review party di (Non) ho bisogno di te di Marianna Calandra, edito dalla PubMe che ringrazio per la copia digitale.  E grazie ad Emanuela per l'organizzazione.


(NON) HO BISOGNO DI TE
Marianna Calandra

Editore: PubMe
Prezzo: Ebook € 2,99 Cartaceo € 7,90
Pagine: 120
Genere: Romance. young adult

Trama: Ginevra Eleonor Douglas vive nel Tennessee, è una ragazza semplice, dalla battuta sempre pronta ma dietro la sua spavalderia si nasconde un animo gentile e sarà proprio questo a cacciarla nei guai. La sua famiglia ha una fattoria e per questo è denigrata, ma la stessa ragazza derisa potrebbe avere un ruolo importante nel futuro di Jacob Lord Serpe Verde e sua sorella Trisha: il tormento di Ginevra da quando loro padre è diventato vice sindaco, in quanto non riescono proprio a rivolgersi a lei con gentilezza. A loro piace ostentare, a lei no, ma il destino ha in serbo delle sorprese: è infatti in grado di capovolgere sentimenti e situazioni.

Recensione

Adoro i romance dove i protagonisti inizialmente si odiano, mi danno sempre l'idea di essere più reali perché i sentimenti si sviluppano piano piano attraverso la conoscenza e (Non) Ho bisogno di te è una storia di questo genere. L'ho trovata, però, poco sviluppata: ci sono momenti freschi e divertenti soprattutto quando i due protagonisti si punzecchiano, però molti passaggi risultano frettolosi e poco chiari.

Ginevra è una ragazza solare, cresciuta in una fattoria, spesso derisa per questo, soprattutto da Trisha e Jacob, i figli del vicesindaco, che vivono nel lusso e con "la puzza sotto il naso". Ginevra non li sopporta, tanto che li chiama i SerpeVerde. A volte, però, il destino ci mette lo zampino ed ecco che tutto cambia: Ginevra e Trisha iniziano a parlarsi e Jacob si ritrova a lavorare nella fattoria di Ginevra.
Si sa, a volte, l'apparenza inganna ed ecco che i SerpeVerde non sono poi così antipatici come sembrava, anzi, hanno più difetti e problemi degli altri e tra la stalla a mungere una mucca ed il porcile a spalare il letame, Ginevra e Jacob hanno modo di conoscersi meglio.

Il personaggio di Ginevra è caratterizzato piuttosto bene ed essendo anche la voce narrante è quello che si conosce meglio. A Jacob, invece, non viene dato lo spazio sufficiente e alcuni suoi comportamenti mi sono sembrati un po' forzati. Penso che il doppio punto di vista darebbe qualcosa in più in questo caso.
Anche lo stile è piuttosto semplice e non sempre molto scorrevole.
E', comunque, una storia leggera che si legge velocemente, con un'idea di base carina ed interessante e  adatta, secondo me,  ad un pubblico giovane.


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