Oggi partecipo al review party per Madness di Julia B. Williams: continuate a leggere per sapere cosa ne penso!
MADNESS
Julia B. Williams
Editore: Auto pubblicato
Prezzo: Ebook € 1.99
Pagine: 337
Genere: Romantic suspense
Trama: Mi chiamo Elia Björk, sono nata e cresciuta a Stoccolma e già da piccola ero convinta che se solo mi fossi impegnata abbastanza sarei riuscita a cambiare il mondo. Le certezze di una vita si sono infrante sulla Troncal de occidente in Colombia, dove ho imparato cosa significa avere paura e ho iniziato a sgretolarmi come un foglio di carta lasciato al sole troppo a lungo. Esteban Alvarez è riuscito a capovolgere la mia realtà senza nemmeno sforzarsi; ancora adesso mi domando quanto io sia stata folle ad averglielo permesso.
Mi chiamo Esteban Alvarez, sopravvivo grazie al narcotraffico e ammazzo la gente quando mi ostacola. Non ho mai creduto che ci fosse un’altro modo di vivere la mia vita, faccio parte di questo ambiente da sempre e per me non è mai stato un problema. Elia Björk mi è piombata addosso con la stessa intensità che avrebbe avuto una tromba d’aria, un incidente di percorso di cui avrei volentieri fatto a meno. É l’unica persona al mondo che riesca a fare a pezzi il mio autocontrollo solo respirando. Sapevo che sarebbe stata una fottuta rogna e il tempo mi ha dato ragione.
Recensione
Ho già letto ed apprezzato un libro di questa autrice ed ero curiosa di leggere questa sua nuova storia che dalla trama e dal titolo mi sembrava piuttosto intrigante.
Le mie aspettative sono state esaudite: Madness è una storia coinvolgente che parte lentamente e piano piano aumenta in azione e tensione amalgamando bene passione e suspense, anche se non ho completamente apprezzato la protagonista femminile.
Elia Bjork è una giovane svedese che si trasferisce in Colombia, dove ha un fratello prete, per insegnare in una scuola. La ragazza ha buone intenzioni ma, senza rendersene conto, "pesta" i piedi ad uno dei più importanti narcotrafficanti del paese.
Elia sembra una ragazza coraggiosa, che non si fa mettere i piedi in testa da nessuno ed è anche vero, ma è anche stupida perché non ascolta i consigli del fratello, non si rende conto di vivere in un luogo pericoloso e fa sempre di testa sua. Insomma, arriva in Colombia e comincia ad urlare contro chiunque le capiti a tiro, ma sua mamma non le ha insegnato che non si deve parlare con gli sconosciuti? E per lei non vale nemmeno il detto "sbagliando s'impara" perché insiste con il suo atteggiamento curioso e provocatorio.
Nella storia, Elia si trova a vivere delle situazioni davvero difficili ma, proprio per il suo atteggiamento strano, non sono riuscita a condividere alcuni suoi comportamenti. Apprezzabile, comunque, che lei stessa ammetta di essere folle.
Ho scoperto di non avere tutte le rotelle funzionanti...nessun essere umano si comporterebbe così come sto facendo; non c'è una spiegazione logica...
Esteban Alvarez è un Padron de Cartagena, un uomo estremamente pericoloso, violento, egocentrico, folle, cresciuto in un ambiente che non ammette debolezze e dove solo il più forte vive. Non conosce sentimenti, non riesce a dimostrarli ed è guidato quasi sempre dal puro istinto. È un uomo rude e complicato e, seppur la presenza di Elia lo confonda, mi è piaciuto perché rimane sempre se stesso, senza dolcezza e smancerie.
È presente il doppio punto di vista anche se non completamente alternato e la narrazione è molto scorrevole.
Molto dettagliate le descrizioni delle ambientazioni che aiutano ad immergersi nella storia.
Ci sono un po' rimasta male alla fine perché pensavo fosse una storia autoconclusiva ed invece il finale è aperto ed ovviamente la voglia di leggere il seguito è grande!
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Questi sono tutti i blog che partecipano al review
Le mie aspettative sono state esaudite: Madness è una storia coinvolgente che parte lentamente e piano piano aumenta in azione e tensione amalgamando bene passione e suspense, anche se non ho completamente apprezzato la protagonista femminile.
Elia Bjork è una giovane svedese che si trasferisce in Colombia, dove ha un fratello prete, per insegnare in una scuola. La ragazza ha buone intenzioni ma, senza rendersene conto, "pesta" i piedi ad uno dei più importanti narcotrafficanti del paese.
Elia sembra una ragazza coraggiosa, che non si fa mettere i piedi in testa da nessuno ed è anche vero, ma è anche stupida perché non ascolta i consigli del fratello, non si rende conto di vivere in un luogo pericoloso e fa sempre di testa sua. Insomma, arriva in Colombia e comincia ad urlare contro chiunque le capiti a tiro, ma sua mamma non le ha insegnato che non si deve parlare con gli sconosciuti? E per lei non vale nemmeno il detto "sbagliando s'impara" perché insiste con il suo atteggiamento curioso e provocatorio.
Nella storia, Elia si trova a vivere delle situazioni davvero difficili ma, proprio per il suo atteggiamento strano, non sono riuscita a condividere alcuni suoi comportamenti. Apprezzabile, comunque, che lei stessa ammetta di essere folle.
Ho scoperto di non avere tutte le rotelle funzionanti...nessun essere umano si comporterebbe così come sto facendo; non c'è una spiegazione logica...
Esteban Alvarez è un Padron de Cartagena, un uomo estremamente pericoloso, violento, egocentrico, folle, cresciuto in un ambiente che non ammette debolezze e dove solo il più forte vive. Non conosce sentimenti, non riesce a dimostrarli ed è guidato quasi sempre dal puro istinto. È un uomo rude e complicato e, seppur la presenza di Elia lo confonda, mi è piaciuto perché rimane sempre se stesso, senza dolcezza e smancerie.
È presente il doppio punto di vista anche se non completamente alternato e la narrazione è molto scorrevole.
Molto dettagliate le descrizioni delle ambientazioni che aiutano ad immergersi nella storia.
Ci sono un po' rimasta male alla fine perché pensavo fosse una storia autoconclusiva ed invece il finale è aperto ed ovviamente la voglia di leggere il seguito è grande!
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