mercoledì 16 novembre 2016

1986 - RECENSIONE

1986
DI GIUSEPPE OTTOMANO

EDITORE: PROJECT
GENERE: NARRATIVA CONTEMPORANEA
PAGINE:232
PREZZO: € 14.37 CARTACEO

TRAMA
Una cospicua eredità permette a Tommy e Andrea, due giovani e simpatici cialtroni, di intraprendere un viaggio lungo l'Europa per coronare la propria passione: la caccia alle ragazze. Malgrado i ripetuti insuccessi, dovuti in parte all'inettitudine e in parte alla malasorte, non desisteranno mai dal loro proposito originario. Affronteranno così un viaggio trentennale senza meta, che si trasformerà in una sorte di "ricerca del Santo Graal" in chiave moderna e dissacrante. L'intera azione si svolge in un 1986 immutabile, in cui il contesto storico di ogni anno si ripete sistematicamente. In un romanzo sospeso tra la fantascienza e il grottesco, una ridicola coppia di aspiranti seduttori, che rimanda a "Il sorpasso" di Dino Risi, vive una serie di avventure sul filo del mistero dello scorrere del tempo.


SORSEGGIANDO IL CAFFE'
Questo libro mi ha sorpreso per la sua originalità anche se la storia è grottesca e surreale. Inizialmente mi ha fatto tornare bambina con tutti i riferimenti all'anno 1986 e devo dire che ho sorriso non poco perché i due protagonisti, Tommaso, detto Orsetto, e Andrea sono due ventenni  veramente fannulloni e buffi.
Diplomati per il rotto della cuffia e finita "la naia" dovrebbero cercare un lavoro e darsi da fare. Ma un'improvvisa e cospicua eredità, da parte di un professore delle superiori, gli toglie quel duro compito: con cinque miliardi di lire (2 milioni e 600 mila euro circa!) possono vivere semplicemente d'interessi senza muovere un dito! E così possono intraprendere quel giro del mondo che, diciamolo, tutti, ventenni e non, vorrebbero fare piuttosto di lavorare!
Il loro è un viaggio culturale particolare perché non sono interessati a musei e monumenti ma alla fauna locale, cioè alle ragazze! 
L'obiettivo è facilmente prevedibile: sedurre una principessa a testa in ogni porto sul solco dei grandi capitani di marina....

Andrea è sicuramente il più spigliato dei due, oltre che cleptomane, ma i suoi modi di "attaccare bottone" sono, a volte, veramente rozzi e banali, anche se molto normali e reali.
Orsetto, più serio ed impacciato, non riesce a muovere un passo da solo e risulta l'ombra dell'amico. 
Tra tanti young adult, dove ci sono solo bei tenebrosi che con uno schiocco delle dita hanno la fila di ragazze pronte a soddisfare ogni loro desiderio, non si può non provare simpatia per Andrea e Tommaso che vanno sempre in bianco e che rappresentano molto più realisticamente la vita di un comune ventenne.

Per trent'anni, tra Nizza, Amsterdam e Berlino, li seguiamo alla continua ricerca del Santo Graal, sempre con lo stesso aspetto e la stessa sfortuna. Ma, a questo punto, i due protagonisti iniziano a diventare monotoni e meno simpatici.
Non s'impegnano per cambiare, accettano piuttosto serenamente la loro condizione e sembrano dei burattini: vivono tranquillamente senza porsi problemi di alcun tipo, nonostante notino che attorno a loro qualcosa non funziona. Da una parte potrebbero suscitare invidia vista la loro totale indifferenza per ciò che li circonda; a me sono sembrati semplicemente apatici e pigri.
Anche il  colpo di scena finale, che spiega molte cose, lascia, però, un sapore un po' amaro, perché non porta ad un cambiamento, ma nuovamente ad una pacata rassegnazione ed accettazione.

La lettura è comunque coinvolgente e divertente grazie ad uno stile fluido e accattivante ed una volta iniziata è difficile abbandonarla prima della fine.






2 commenti:

  1. Ciao Erica! Ho avuto anch'io il piacere di leggere il romanzo di Giuseppe, e devo dire che anche a me è piaciuto 😊 L'essere blogger ci dà anche questi piccoli privilegi 😅😋

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  2. Ciao! Sembra interessante questo libro, non lo conoscevo proprio!

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