Buongiorno lettori,
oggi partecipo al review party del nuovo libro di Giacomo Assennato, che ringrazio per la copia digitale.
oggi partecipo al review party del nuovo libro di Giacomo Assennato, che ringrazio per la copia digitale.
STELLATO IL CIELO COM'E'
Giacomo Assennato
Editore: Auto pubblicato
Prezzo: Ebook € 2,99 cartaceo € 9,36
Pagine: 191
Genere: Narrativa contemporanea
Trama: Federico ha un dolore accecante, una sofferenza atroce che ha spazzato via la sua vita gioiosa sostituendola con un presente in cui si muove smarrito e incattivito. Ha due strade davanti a sé: perdersi in quel niente che gli è rimasto della sua storia con Patrizio, continuando a nutrirsi dei momenti belli che l'hanno accompagnato negli ultimi otto anni oppure riuscire a ricostruirsi. "Ma il tempo aggiusta tutto", gli suggeriscono le persone intorno a lui, e Federico sente che in fondo è vero, ma a ogni piccolo passo che compie verso la serenità, aumentano in lui i sensi di colpa: non vuole dimenticare, non vuole lasciare svanire nel nulla la sua grande storia d'amore. La vicinanza di due amici, che gli trasmetteranno la loro vitalità, gli permetterà di trascorrere momenti sempre più sereni e lo aiuterà a capire che non c’è nulla di sbagliato nell’andare avanti e nel ritrovare la gioia di vivere
Recensione
Ho già letto ed adorato i due libri precedenti di Assennato ed ancora una volta sono rimasta ammaliata da una sua storia.
Mi piace il suo stile, il suo modo diretto ma delicato nell'affrontare temi difficili e toccanti: li mette nero su bianco attraverso i pensieri o i ricordi dei protagonisti, ne fa percepire tutto il dolore ed il disagio che hanno provocato, ma, al tempo stesso, li affianca sempre ad una storia d'amore vera, forte, intensa, che fa superare i momenti brutti o a qualche piccolo comportamento che apre alla speranza, al cambiamento.
La parte iniziale è piuttosto introspettiva, cupa e forse un po' lenta: il protagonista Federico si rivolge al compagno Patrizio, morto da poco, e gli apre il suo cuore ferito. Gli racconta con rabbia, dispiacere, tristezza e sofferenza come sta cercando di andare avanti senza di lui ma anche come un gesto, la parola di una canzone o un oggetto gli facciano sentire la sua mancanza e la sua mente vaghi tra i piacevoli ricordi del loro amore straordinario, completo, puro. Un amore che si è rinforzato sempre più nel tempo, che li ha portati, ahimè, lontano dalle loro famiglie ma che loro hanno coltivato come fosse la cosa più giusta al mondo.
Per fortuna, c'è il lavoro, ci sono i colleghi e l'amico giullare Martino, con le sue battute irriverenti e con il suo atteggiamento sempre sopra le righe, ad aiutarlo a superare i momenti di sconforto. E poi c'è Filippo, il ragazzo che abbiamo già conosciuto in Dimmi chi sei, che, con i suoi problemi, forse, è quello che più riesce a capire il disagio ed il dolore che prova. Non lo distrae con battute o altro, Filippo è semplicemente se stesso e gli offre una spalla su cui sfogarsi.
Non c'è fretta, solo il tempo, dice il detto, guarisce le ferite ed è così anche per Federico: deve imparare a lascia andare il passato, che non vuol dire dimenticarlo, ma trovargli un posto nel cuore con i ricordi piacevoli e andare avanti.
Oltre Filippo, è stato bello ritrovare in un breve cammeo anche Antonio e Pietro, i due protagonisti del romanzo precedente che rimane il mio preferito, anche se Stellato il cielo com'è è una storia, comunque, dolce e tenera che merita.
Mi piace il suo stile, il suo modo diretto ma delicato nell'affrontare temi difficili e toccanti: li mette nero su bianco attraverso i pensieri o i ricordi dei protagonisti, ne fa percepire tutto il dolore ed il disagio che hanno provocato, ma, al tempo stesso, li affianca sempre ad una storia d'amore vera, forte, intensa, che fa superare i momenti brutti o a qualche piccolo comportamento che apre alla speranza, al cambiamento.
La parte iniziale è piuttosto introspettiva, cupa e forse un po' lenta: il protagonista Federico si rivolge al compagno Patrizio, morto da poco, e gli apre il suo cuore ferito. Gli racconta con rabbia, dispiacere, tristezza e sofferenza come sta cercando di andare avanti senza di lui ma anche come un gesto, la parola di una canzone o un oggetto gli facciano sentire la sua mancanza e la sua mente vaghi tra i piacevoli ricordi del loro amore straordinario, completo, puro. Un amore che si è rinforzato sempre più nel tempo, che li ha portati, ahimè, lontano dalle loro famiglie ma che loro hanno coltivato come fosse la cosa più giusta al mondo.
Per fortuna, c'è il lavoro, ci sono i colleghi e l'amico giullare Martino, con le sue battute irriverenti e con il suo atteggiamento sempre sopra le righe, ad aiutarlo a superare i momenti di sconforto. E poi c'è Filippo, il ragazzo che abbiamo già conosciuto in Dimmi chi sei, che, con i suoi problemi, forse, è quello che più riesce a capire il disagio ed il dolore che prova. Non lo distrae con battute o altro, Filippo è semplicemente se stesso e gli offre una spalla su cui sfogarsi.
Non c'è fretta, solo il tempo, dice il detto, guarisce le ferite ed è così anche per Federico: deve imparare a lascia andare il passato, che non vuol dire dimenticarlo, ma trovargli un posto nel cuore con i ricordi piacevoli e andare avanti.
....perchè la vita è una cosa troppo bella e non mi piaceva che tu continuassi a tenerla da parte e la lasciassi scorrere ingrigito....All'inizio, Federico mi è sembrato un po' egocentrico, come se fosse l'unico a soffrire, ma nel corso della storia l'ho apprezzato sempre più, soprattutto per come difende il suo amore.
Oltre Filippo, è stato bello ritrovare in un breve cammeo anche Antonio e Pietro, i due protagonisti del romanzo precedente che rimane il mio preferito, anche se Stellato il cielo com'è è una storia, comunque, dolce e tenera che merita.
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Ecco il calendario con le date e tutti i blog partecipanti al review party
Grazie davvero per quello che dici nella recensione. Certo la storia, anche se movimentata da Martino e Filippo, è più "interiore", non ci sono le forti vicissitudini di Antonio e Pietro; Qua Federico ci fa conoscere il carattere di Patrizio, non facile, e i loro trascorsi ma tutto avviene nella sua testa. Sono contento che ti sia piaciuto e che tu tenga nel cuore "Dimmi chi sei". Grazie.
RispondiEliminaCiao Erica! Anche io recensirò questo romanzo lunedì...e concordo con te! ...è davvero una bella lettura!
RispondiEliminaE allora un grazie "preventivo" anche a te. Aspetto lunedì! Un abbraccio.
Eliminaa me il precedente manca e sono davvero curiosa di scoprirlo! Giacomo è un autore molto sensibile e sa coinvolgere il lettore nelle sue storie sempre delicate e piene di emozioni
RispondiEliminaSe lo leggerai, fammi sapere... Un abbraccio.
Eliminache bella recensione Erica!
RispondiEliminaGrazie!
EliminaGrazie Erika per le belle parole, e come sempre grazie per aver aderito al RP <3
RispondiEliminaGrazie a te per l'organizzazione e per avermi coinvolto!
EliminaHai ragione sull'introiezione che la fa da padrona, bella recensione
RispondiEliminaGrazie!
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