Ieri pomeriggio ho postato la recensione del dark romance Stolen 1 e con piacere, questa mattina, vi segnalo il secondo volume che esce il 25 dicembre!
STOLEN 2
DARK NECESSITIES SERIES
DI J.D. HURT
DATA USCITA: 25 DICEMBRE GENERE: DARK ROMANCE
AUTO-PUBBLICATO
PAGINE: 376
PREZZO: € 2.99 EBOOK (AMAZON)
SINOSSI
Oggi so la verità. Oggi so che lei è innocente. Proprio come
allora, come sei anni fa. Dovrei lasciarla al suo destino, desiderarne la
felicità. Eppure il mio malanno è grande, pericoloso, un albero maestoso pronto
a cibarsi di lei. Un'unica verità pulsa dentro l'anima: la riavrò. Non è una
promessa, neppure una minaccia. E' la certezza della vita.
Sono libera. Ogni petalo di Slave si è disfatto al sole di
West. Sono pronta, decisa a combattere, determinata a sconfiggere il passato.
Lo giuro: mai più sarò una schiava. Non ci sarà un secondo tempo della mia
cattività. Oggi comincia la vita vera. Oggi nasce Shiloh.
Lei non sa chi sono. Si fida di me. Farò tutto ciò che è in
mio potere affinché non scopra mai i miei segreti. Terrò saldamente fra le mani
l'amore che ho rubato.
Andrew, Shiloh, West. Quando l'amore diventa ossessione.
Ecco alcuni estratti
Estratto da Andrew
Forse, come racconta convinta, ha
davvero bisogno del misero raggio di sole che le offre il suo biondino. Eppure
non posso fare a meno di pensare a me stesso smarrito fra le gambe lunghe e
tese; a come l'ho sferzata nel corpo e nell'anima. A come, nonostante le sue
parole mi disprezzassero e rifiutassero, il grembo fertile mi abbia accolto
generoso e partecipe.
Ogni goccia di orgasmo, ogni
frammento di dolore che le ho rubato è divenuto mio di diritto. E il bisogno di
lei si è fatto fame; la fame si è vestita di ansito e dipendenza.
La rivoglio. Per quanto sia folle
e sbagliato la rivoglio. Che si chiami Slave o Shiloh; che sia male, bene,
sventura o grazia l'assurda malia che ci avvince la riprenderò. La riavrò.
Estratto da Shiloh
I nostri occhi si incrociano. Si vedono.
Nel verde delle pupille transitano mille emozioni
incomprensibili.
Ansia. Angoscia. Dolore. E qualcos'altro.
Qualcosa di terribile. Qualcosa che non voglio vedere.
Nelle pupille di giada infuria un oceano sofferente che mi
aggredisce. Il volto patito si avvince al mio corpo in una tela inestricabile.
Per un solo secondo rimango impigliata nel sinistro
incantesimo; di nuovo prigioniera.
Ancora Slave.
Distolgo lo sguardo.
Muovo un passo. Due passi. Poi tre; in qualche modo rimango
diritta e composta. Mantengo una parvenza di dignità.
Mi avvio più veloce
che posso verso il bagno. Un piede, poi l'altro. Devo ricordare a me stessa come
si cammina. La mente non collabora; i sensi. Poveri sensi: sono morti.
Spenti. Di ghiaccio.
Ancora il maledetto ghiaccio si nutre di me.
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