LA TENTAZIONE DI ESSERE FELICI
Lorenzo Marone
Editore: Longanesi
Prezzo: Ebook € 9.99, Cartaceo € 12.67
Pagine: 268
Genere: Narrativa contemporanea
Trama: Cesare Annunziata potrebbe essere definito senza troppi giri di parole un vecchio e cinico rompiscatole. Settantasette anni, vedovo da cinque e con due figli, Cesare è un uomo che ha deciso di fregarsene degli altri e dei molti sogni cui ha chiuso la porta in faccia. Con la vita intrattiene pochi bilanci, perlopiù improntati a una feroce ironia, forse per il timore che non tornino. Una vita che potrebbe scorrere così per la sua china, fino al suo prevedibile e universale esito, tra un bicchiere di vino con Marino, il vecchietto nevrotico del secondo piano, le poche chiacchiere scambiate malvolentieri con Eleonora, la gattara del condominio, e i guizzi di passione carnale con Rossana, la matura infermiera che arrotonda le entrate con attenzioni a pagamento per i vedovi del quartiere. Ma un giorno, nel condominio, arriva la giovane ed enigmatica Emma, sposata a un losco individuo che così poco le somiglia. Cesare capisce subito che in quella coppia c’è qualcosa che non va, e non vorrebbe certo impicciarsi, se non fosse per la muta richiesta d’aiuto negli occhi tristi di Emma... I segreti che Cesare scoprirà sulla sua vicina di casa, ma soprattutto su se stesso, sono la scintillante materia di questo formidabile romanzo, capace di disegnare un personaggio in cui convivono, con felice paradosso, il più feroce cinismo e la più profonda umanità.
Recensione
Finalmente ho letto un libro di Marone!
Ho sentito così tanto parlare bene dei suoi libri che era una mancanza assolutamente da colmare! Ho iniziato dal primo libro pubblicato ed ho trovato uno stile fluido e coinvolgente, una storia molto reale di ordinaria follia ed un protagonista unico!
Non capita tutti i giorni, infatti, di leggere un libro con un protagonista settantasettenne, ma, miei cari lettori, il vecchietto in questione, Cesare Annunziata, se ne fa un baffo di tutti i super palestrati-tatuati che troviamo nella maggior parte dei romanzi! Certo non ha un fisico da paura né uno sguardo strappamutande, ma ha il coraggio di chi non ha nulla da perdere, ha l'intelligenza, l'intuito e la furbizia di chi ha una lunga esperienza alle spalle, ha il rispetto dovuto all'età e batte ancora chiodo!
Diciamo anche che non è un gran simpaticone, anzi, è piuttosto egoista, scorbutico, cinico, taciturno, non ha un gran rapporto con i due figli, Dante e Sveva, non ha mai amato la moglie, morta da cinque anni, ed ha avuto continue scappatelle durante il matrimonio. Non è un santo e lo ammette, ma si capisce che in qualche modo ha cercato di fare del suo meglio.
Cesare vuole il suo spazio, la sua libertà ma, in fondo, sente la mancanza di un bel rapporto con i figli, in particolare con Dante, il figlio maschio che ha sempre trascurato e non sa nemmeno il perché.
Capiamo, anche, che il suo egoismo è più di facciata quando si accorge che la nuova vicina di casa, Elena, una bella e giovane ragazza, subisce maltrattamenti da parte del compagno.
Cesare è vecchio ma non stupido ed ha un profondo senso della giustizia. Non ha paura di affrontare il giovane uomo che potrebbe stenderlo per sempre con un pugno e cerca in tutti i modi di aiutare la ragazza e di convincerla a denunciare il compagno.
Ma, come spesso capita, una vittima di maltrattamenti in famiglia ha paura di parlare, si vergogna della situazione e a volte si sente responsabile e quasi meritevole delle percosse. Elena, infatti, non vuole denunciare il compagno, preferisce aspettare e Cesare non può che rispettare il suo volere.
Ma è giusto rispettare i desideri della vittima? Se dovesse succedere qualcosa non ne saremmo in parte responsabili? Saremmo costretti poi a vivere nel rimorso? Queste sono le domande che affliggono il povero Cesare e cui dovrà trovare, nel bene o nel male, una risposta.
Una storia che ho letto tutta d'un fiato: scorrevole, ben costruita, con personaggi ben caratterizzati Ve lo consiglio ed io, sicuramente, leggerò altri libri di questo autore.
Ho sentito così tanto parlare bene dei suoi libri che era una mancanza assolutamente da colmare! Ho iniziato dal primo libro pubblicato ed ho trovato uno stile fluido e coinvolgente, una storia molto reale di ordinaria follia ed un protagonista unico!
Non capita tutti i giorni, infatti, di leggere un libro con un protagonista settantasettenne, ma, miei cari lettori, il vecchietto in questione, Cesare Annunziata, se ne fa un baffo di tutti i super palestrati-tatuati che troviamo nella maggior parte dei romanzi! Certo non ha un fisico da paura né uno sguardo strappamutande, ma ha il coraggio di chi non ha nulla da perdere, ha l'intelligenza, l'intuito e la furbizia di chi ha una lunga esperienza alle spalle, ha il rispetto dovuto all'età e batte ancora chiodo!
Diciamo anche che non è un gran simpaticone, anzi, è piuttosto egoista, scorbutico, cinico, taciturno, non ha un gran rapporto con i due figli, Dante e Sveva, non ha mai amato la moglie, morta da cinque anni, ed ha avuto continue scappatelle durante il matrimonio. Non è un santo e lo ammette, ma si capisce che in qualche modo ha cercato di fare del suo meglio.
Cesare vuole il suo spazio, la sua libertà ma, in fondo, sente la mancanza di un bel rapporto con i figli, in particolare con Dante, il figlio maschio che ha sempre trascurato e non sa nemmeno il perché.
Capiamo, anche, che il suo egoismo è più di facciata quando si accorge che la nuova vicina di casa, Elena, una bella e giovane ragazza, subisce maltrattamenti da parte del compagno.
Cesare è vecchio ma non stupido ed ha un profondo senso della giustizia. Non ha paura di affrontare il giovane uomo che potrebbe stenderlo per sempre con un pugno e cerca in tutti i modi di aiutare la ragazza e di convincerla a denunciare il compagno.
Ma, come spesso capita, una vittima di maltrattamenti in famiglia ha paura di parlare, si vergogna della situazione e a volte si sente responsabile e quasi meritevole delle percosse. Elena, infatti, non vuole denunciare il compagno, preferisce aspettare e Cesare non può che rispettare il suo volere.
Ma è giusto rispettare i desideri della vittima? Se dovesse succedere qualcosa non ne saremmo in parte responsabili? Saremmo costretti poi a vivere nel rimorso? Queste sono le domande che affliggono il povero Cesare e cui dovrà trovare, nel bene o nel male, una risposta.
Sì, mi piace essere spiritoso, non prendere troppo sul serio la vita, mi piacciono le belle donne e le zizze grandi. Però mi piacciono anche tante altre cose. Mi piace chi combatte ogni giorno per essere felice
Una storia che ho letto tutta d'un fiato: scorrevole, ben costruita, con personaggi ben caratterizzati Ve lo consiglio ed io, sicuramente, leggerò altri libri di questo autore.
Come sono felice che ti sia piaciuto. Cesare avrà sempre un posto speciale nel mio cuore.
RispondiEliminaBella recensione!
Grazie! Ho adorato Cesare, veramente un gran personaggio!
Eliminaio anche l'ho amato!
RispondiElimina:))
EliminaTanto amore per Cesare! Ti consiglio anche gli altri libri di Marone ^^
RispondiEliminaSicuramente leggerò anche gli altri libri!!
Elimina