Buongiorno readers,
oggi ho il piacere di ospitare la quarta tappa del blogtour per "Il rubino intenso dei segreti" di Viviana Picchiarelli.
Vi segnalo che il romanzo è una pubblicazione a marchio WOMEN@WORK, un'associazione culturale che promuove l'imprenditoria femminile.
IL RUBINO INTENSO DEI SEGRETI
DI VIVIANA PICCHIARELLI
EDITORE: BERTONI EDITORE PER IL CARTACEO
AUTO PUBBLICATO PER L'EBOOK
GENERE: NARRATIVA CONTEMPORANEA
PAGINE: 495
TRAMA
Rubino intenso è il colore di uno dei vini più prestigiosi prodotti ne “La Tenuta del Grappolo” dalla famiglia Capotosti. Gestita dai fratelli Gianfranco ed Enrico, dalle personalità diametralmente opposte, la tenuta è cresciuta e si è affermata nel corso dei decenni grazie alla guida ferma e decisa della madre Olivia, donna dal temperamento di ghiaccio sulla quale, però, si è abbattuta la scure dell’Alzheimer.
Pur nella dimensione ovattata in cui la malattia l’ha relegata, Olivia continua indirettamente a influenzare le esistenze di tutti coloro che gravitano – e che hanno gravitato – tra le mura della tenuta.
Tra questi, il nipote Michele, erede designato dell’azienda di famiglia per volere del padre Gianfranco, al quale è legato da un rapporto profondamente conflittuale. Obbligato a mettere da parte il sogno di diventare pianista, Michele diventa suo malgrado un imprenditore avido e spregiudicato, anche per cercare di buttarsi alle spalle la rabbia per la fuga improvvisa – avvenuta anni addietro – della cugina Greta, con cui aveva vissuto una storia d’amore intensa e passionale. Il ritorno inaspettato di Greta, ex ballerina di danza classica costretta a rinunciare alla carriera a causa di un brutto incidente, sarà solo il primo degli eventi che sconvolgeranno per sempre gli equilibri apparenti su cui la storia imprenditoriale e umana dei Capotosti si era andata definendo nel tempo.
L'AMBIENTAZIONE
La storia è ambientata tra le dolci e verdi colline umbre, luogo che, a mio parere, ispira pace e serenità.
La famiglia Capotosti possiede un'azienda vinicola, la Tenuta del Grappolo, che si estende per quaranta ettari su "colline ricamate ad appezzamenti vitati, allevati a cordone speronato e Guyot."
La tenuta è adagiata su una collina, dalla quale si domina la valle sottostante, solcata dal fiume e animata da antichi borghi. I filari di viti la fanno da padroni, ma non mancano querce, lecci ed ulivi a rendere il paesaggio ancor più spettacolare. Nella Tenuta del Grappolo, la punta di diamante è la produzione del Sagrantino, un vino molto rinomato nel mondo, famoso per la sua intensità e concentrazione ed infatti è un vino sottoposto a lungo invecchiamento.
Tra i magnifici colori che caratterizzano queste colline, si erge la casa padronale della famiglia Capotosti. La casa è il frutto della ristrutturazione di un ex convento francescano di cui mantiene le dimensioni e la struttura sobria. La sala da pranzo è imponente e fuori moda, ma punto importante perché ritrovo dell'intera famiglia per pranzi e cene, mentre la cucina è molto moderna con tutti i confort possibili.
Di fronte alla casa si trova la cantina: esternamente mantiene le forme ed i colori del vecchio convento e si integra perfettamente con i colori della natura, mentre dentro è un concentrato di modernità, con reparto di vinificazione e stoccaggio, una cantina di elevazione ed un reparto di affinamento in bottiglia.
E nella cantina, dove si trovano le botti piene di vino, si svolge un momento cruciale della storia. Altro luogo importante è quello degli uffici, attinenti la cantina, in particolare quello di Michele, perché in un angolo del suo ufficio troviamo relegato il suo pianoforte che non suona più da anni e per Michele e la storia quel pianoforte ha un significato particolare.
La terra, le viti, il momento della vendemmia sono i veri protagonisti di questa storia, perché sono questi elementi a gestire le vite dei Capotosti. Basta pensare a Greta che, pur girando il mondo come grande ballerina, torna sempre alla tenuta per la vendemmia, per partecipare a quel momento magico che è il frutto di un anno di duro lavoro, "per sporcarsi di terra e sudore autentico", perché lì, in mezzo alle viti, si percepisce il potere della madre terra e della vera vita e si ritrova la pace.
Spero che questo giretto tra le viti umbre vi sia piaciuto!!!
Per continuare a seguire il blogtour o se avete perso una tappa, vi lascio il calendario con tutte le date.
Non perdetevi la tappa di domani sulle tematiche affrontate nel libro su Chicchi di pensieri
Ciao Erica!
RispondiEliminaL'ambientazione di questi libro è fantastica!
Gli odori della vendemmia mi ricordano la mia infanzia e i miei nonni...
Un bacio
Nuovo post sul mio blog!
Se ti va ti aspetto da me!
http://lamammadisophia2016.blogspot.it
Anche io quando ero piccola andavo ad aiutare con i miei nonni i vicini a vendemmiare e mi divertivo tantissimo
Elimina