giovedì 16 marzo 2017

BLOGTOUR "IL RUBINO INTENSO DEI SEGRETI" DI VIVIANA PICCHIARELLI - #4 TAPPA: L'AMBIENTAZIONE

Buongiorno readers,
oggi ho il piacere di ospitare la quarta tappa del blogtour per "Il rubino intenso dei segreti" di Viviana Picchiarelli.
Vi segnalo che il romanzo è una pubblicazione a marchio WOMEN@WORK, un'associazione culturale che promuove l'imprenditoria femminile.



IL RUBINO INTENSO DEI SEGRETI
DI VIVIANA PICCHIARELLI

EDITORE: BERTONI EDITORE PER IL CARTACEO
                   AUTO PUBBLICATO PER L'EBOOK
GENERE: NARRATIVA CONTEMPORANEA
PAGINE: 495
TRAMA

Rubino intenso è il colore di uno dei vini più prestigiosi prodotti ne “La Tenuta del Grappolo” dalla famiglia Capotosti. Gestita dai fratelli Gianfranco ed Enrico, dalle personalità diametralmente opposte, la tenuta è cresciuta e si è affermata nel corso dei decenni grazie alla guida ferma e decisa della madre Olivia, donna dal temperamento di ghiaccio sulla quale, però, si è abbattuta la scure dell’Alzheimer. 
Pur nella dimensione ovattata in cui la malattia l’ha relegata, Olivia continua indirettamente a influenzare le esistenze di tutti coloro che gravitano – e che hanno gravitato – tra le mura della tenuta. 
Tra questi, il nipote Michele, erede designato dell’azienda di famiglia per volere del padre Gianfranco, al quale è legato da un rapporto profondamente conflittuale. Obbligato a mettere da parte il sogno di diventare pianista, Michele diventa suo malgrado un imprenditore avido e spregiudicato, anche per cercare di buttarsi alle spalle la rabbia per la fuga improvvisa – avvenuta anni addietro – della cugina Greta, con cui aveva vissuto una storia d’amore intensa e passionale. Il ritorno inaspettato di Greta, ex ballerina di danza classica costretta a rinunciare alla carriera a causa di un brutto incidente, sarà solo il primo degli eventi che sconvolgeranno per sempre gli equilibri apparenti su cui la storia imprenditoriale e umana dei Capotosti si era andata definendo nel tempo. 



L'AMBIENTAZIONE

La storia è ambientata tra le dolci e verdi colline umbre, luogo che, a mio parere, ispira pace e serenità.

La famiglia Capotosti possiede un'azienda vinicola, la Tenuta del Grappolo, che si estende per quaranta ettari su "colline ricamate ad appezzamenti vitati, allevati a cordone speronato e Guyot."


La tenuta è adagiata su una collina, dalla quale si domina la valle sottostante, solcata dal fiume e animata da antichi borghi. I filari di viti la fanno da padroni, ma non mancano querce, lecci ed ulivi a rendere il paesaggio ancor più spettacolare. Nella Tenuta del Grappolo, la punta di diamante è la produzione del Sagrantino, un vino molto rinomato nel mondo, famoso per la sua intensità e concentrazione ed infatti è un vino sottoposto a lungo invecchiamento. 

Tra i magnifici colori che caratterizzano queste colline, si erge la casa padronale della famiglia Capotosti. La casa è il frutto della ristrutturazione di un ex convento francescano di cui mantiene le dimensioni e la struttura sobria. La sala da pranzo è imponente e fuori moda, ma punto importante perché ritrovo dell'intera famiglia per pranzi e cene, mentre la cucina è molto moderna con tutti i confort possibili.

Di fronte alla casa si trova la cantina: esternamente mantiene le forme ed i colori del vecchio convento e si integra perfettamente con i colori della natura, mentre dentro è un concentrato di modernità, con reparto di vinificazione e stoccaggio, una cantina di elevazione ed un reparto di affinamento in bottiglia.


E nella cantina, dove si trovano le botti piene di vino, si svolge un momento cruciale della storia. Altro luogo importante è quello degli uffici, attinenti la cantina, in particolare quello di Michele, perché in un angolo del suo ufficio troviamo relegato il suo pianoforte che non suona più da anni e per Michele e la storia quel pianoforte ha un significato particolare. 

La terra, le viti, il momento della vendemmia sono i veri protagonisti di questa storia, perché sono questi elementi a gestire le vite dei Capotosti. Basta pensare a Greta che, pur girando il mondo come grande ballerina, torna sempre alla tenuta per la vendemmia, per partecipare a quel momento magico che è il frutto di un anno di duro lavoro, "per sporcarsi di terra e sudore autentico", perché lì, in mezzo alle viti, si percepisce il potere della madre terra e della vera vita e si ritrova la pace.



Spero che questo giretto tra le viti umbre vi sia piaciuto!!!
Per continuare a seguire il blogtour o se avete perso una tappa, vi lascio il calendario con tutte le date.

Non perdetevi la tappa di domani sulle tematiche affrontate nel libro su Chicchi di pensieri

2 commenti:

  1. Ciao Erica!
    L'ambientazione di questi libro è fantastica!
    Gli odori della vendemmia mi ricordano la mia infanzia e i miei nonni...
    Un bacio

    Nuovo post sul mio blog!
    Se ti va ti aspetto da me!
    http://lamammadisophia2016.blogspot.it

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    1. Anche io quando ero piccola andavo ad aiutare con i miei nonni i vicini a vendemmiare e mi divertivo tantissimo

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