lunedì 5 giugno 2023

RECENSIONE - "KYLER. LA TUA SALVEZZA SARO' IO" DI TILLIE COLE



KYLER. LA TUA SALVEZZA SARO' IO
Tillie Cole

Editore: Always Publishing
Prezzo: Ebook € 5,99  Cartaceo € 15,10
Pagine: 449
Genere: Dark romance                                                                  Serie: Hades Hangmen v.2

Trama: Un angelo caduto, una tentatrice inviata dal demonio per irretire gli uomini e indurli a soggiacere tra le spire della lussuria. Ecco cosa Delilah è sempre stata convinta di essere nella comune dell’Ordine. La realtà, d’altronde, non ha mai smentito questa terribile verità: la sua bellezza è folgorante e non fa che spingere chiunque a volerla, a desiderarla. Lei è il male personificato, le è stato ripetuto allo sfinimento, e per quanto il Profeta David abbia tentato di salvarla, segregandola con le Maledette alla tenera età di sei anni, per Delilah non esiste redenzione. Questa condanna è destinata a inasprirsi, ora che il suo Profeta è stato ucciso e degli uomini vestiti di pelle l’hanno letteralmente rapita e portata nella bocca dell’Inferno. Kyler Willis è il braccio destro di River “Styx” Nash e il secondo in comando degli Hades Hangmen; consapevole di essere tra gli uomini più feroci al servizio di Ade, è di certo anche il più lucido in fatto di sentimenti: non ne esistono, ad eccezione dell’amicizia e della fratellanza. Eppure, nel momento stesso in cui scorge quella strana pellegrina dai lunghi capelli biondi e gli occhi azzurri come il cielo, non può fare a meno di vacillare. Perché non ha mai incontrato una donna simile. Né tanto bella, né tanto… folle. Gli è stato intimato di restarle lontano e, nonostante la propensione a seguire gli ordini, questa volta il vicepresidente del club non sembra in grado di obbedire. Malgrado appartengano a due mondi in perenne collisione, Lilah e Ky incominciano a capire che potrebbero trovare la salvezza l’uno nell’altra. Ma mentre loro sono impegnati a scoprire l’amore, pericoli del passato e nemici in cerca di vendetta incombono minacciosi, pronti a privarli di ogni barlume di felicità.

RECENSIONE

Dopo l'incredulità e la rabbia provati leggendo "Styx" (recensione) in relazione agli ideali e alle usanze degli adepti della Comune dell'Ordine in cui è nata e vissuta la protagonista Mae, ispirati a fatti realmente accaduti, pensavo che nient'altro avrebbe potuto sconvolgermi ed invece la Cole è riuscita a sorprendermi perché "Kyler" è stata una lettura ancor più intensa e difficile di "Styx", non solo per alcune scene che coinvolgono ancora la Comune ma soprattutto per la caratterizzazione della protagonista femminile. 

Lilah è una delle sorelle di Mae, liberata dalla Comune e portata nel covo degli Hangmen.
Se Mae è fuggita dall' Ordine, Lilah è stata portata via contro il suo volere. Se Mae non vuole più subire soprusi e violenze, Lilah li ritiene necessari per liberarsi dal male. Lilah, forse d' animo più religioso, forse d'animo più debole quindi facilmente plasmabile, forse per le esperienze vissute prima di venire marchiata come "maledetta" per la sua bellezza, è davvero convinta di essere figlia di Satana e che il suo bell'aspetto serva solo per irretire e deviare gli uomini.
D'altra parte quella è l'unica vita che conosce, perché mai non dovrebbe essere vero tutto quello che le è stato insegnato, tutto quello che le è stato detto perfino da suo padre, la persona che dovrebbe amarla ed accudirla al di sopra di tutto e tutti?
E ritrovarsi, all'improvviso, tra gli Hangmen che non disdegnano occhiate lussuriose, che sono devoti al diavolo e non sono certo degli "stinchi di santo" per Lilah non è che una conferma che il mondo al di fuori della Comune è sbagliato, è pericoloso e malato.

Spetta a Kyler, il Vice Presidente del club, prendersi cura di lei cercando di farle conoscere il mondo reale. E' un'impresa ardua perché Lilah è diffidente e non vuole "conoscere" altro. E' un percorso lento ma intenso per Lilah per capire che c'è davvero qualcosa oltre quello che ha vissuto, che è degna di ricevere amore.
Penso che l'autrice sia riuscita a caratterizzare Lilah davvero bene, a far capire quanto la manipolazione psicologica sia pericolosa, a trasmettere tutte le difficoltà, il disagio, la confusione che la ragazza prova giorno dopo giorno. 

Sicuramente non è una lettura adatta a tutti. Il linguaggio è forte e crudo, alcune scene sono davvero difficili da "digerire" ma adatte al contesto e alla trama; un linguaggio più dolce o tenero renderebbe il tutto meno realistico. E fa sorridere pensare che di fronte ai pazzi fanatici della Comune, gli Hangmen, che vivono al di fuori della legge, sono spacciatori, assassini, trafficanti d'armi, sembrano quasi delle "brave persone": la distinzione tra bene e male non è assoluta ma dipende dal contesto e credo che questo aspetto sia molto interessante.
E' decisamente una storia che colpisce, che coinvolge, che dilania e non vedo l'ora di continuare la serie!

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