mercoledì 14 giugno 2023

REVIEW PARTY "LE BUGIE DELLA NOSTRA VITA" DI MIKITA FRANKO




Buongiorno lettori,
oggi vi parlo di un libro, uscito ieri, edito da Mondadori, che ringrazio per la copia digitale in anteprima: Le bugie della nostra vita di Mikita Franko.
Grazie anche a Silvia de I miei sogni tra le pagine per l'organizzazione. A fine post trovate le date ed i blog partecipanti al review.



LE BUGIE DELLA NOSTRA VITA 
Mikita Franko

Editore: Mondadori
Prezzo: Ebook € 9,99  Cartaceo € 18,05
Pagine: 349
Genere: Narrativa                                                            
                                                                                                                                                        
Trama: Mikita ha solo cinque anni quando muore la sua mamma. Da quel momento, va a stare dallo zio Slava, nella casa in cui il giovane abita insieme al compagno, Lev. La convivenza non parte col piede giusto, ma piano piano i tre diventano una vera famiglia. I problemi cominciano con l'inizio delle scuole elementari, perché per nessun motivo Miki dovrà raccontare il loro segreto. Nessuno dovrà mai sapere che è stato cresciuto da una coppia gay. Nella Russia di Putin, infatti, la diffusione di questo dettaglio metterebbe a rischio il loro nucleo famigliare. A lungo andare, però, questa girandola di bugie travolge Miki portandogli via la spensieratezza. Crescendo, diventa un adolescente rabbioso, aggressivo, cade in depressione. Quando poi si rende conto di essere attratto dai ragazzi, gli sembra di vivere un incubo: sta diventando la prova vivente di quanto sostiene la propaganda del regime, ovvero che le coppie omosessuali crescono figli omosessuali. Ci vorrà tempo, e tanti fallimentari tentativi di innamorarsi delle ragazze, prima che Mikita faccia pace con se stesso e con la propria sessualità...

RECENSIONE

Con un linguaggio colloquiale, crudo e diretto, Mikita Franko, racconta la storia di una famiglia omogenitoriale nella Russia contemporanea ed è una lettura intensa, vivida, coinvolgente che colpisce fin dalle prime pagine, perché i problemi che una famiglia di questo tipo si trova ad affrontare, all'interno di una società che di base è omofoba, sono tanti e difficili.

Mikita ha cinque anni quando perde la madre e viene accolto in casa dello zio Slava che è poco più che ventenne: un giovane artista allegro, spensierato ma tranquillo che si assume, comunque, con coscienza l'impegno di crescere il nipote. Slava è anche omosessuale e vive con il compagno, Lev. Inizialmente, la convivenza procede pacifica: il piccolo Miki, timido, riservato e ovviamente ignaro del rapporto tra i due uomini, mantiene le distanze da Lev che, più maturo di Slava, è piuttosto rigido e freddo.
E' quando Miki inizia la scuola che la situazione s'incrina leggermente perché al bambino viene chiesto di mentire, di dire che vive solo con il papà. Sembra una semplice ed innocua bugia, ma per un bambino mentire su argomenti che non capisce, che ritiene innocui o giusti, non è semplice (chi non ha figli magari non può capire ma vi assicurò che è così, i bambini su certe cose non hanno filtri).
E così, bugie su bugie in contrasto con la voglia di essere se stesso, di poter essere libero e comportarsi come tutti gli altri rendono Miki, giorno dopo giorno, più confuso, stanco, diffidente, risentito.

Credo che questi passaggi siano raccontati davvero bene, è facile entrare in empatia con Miki e capire tutte le sue difficoltà anche perché la narrazione in prima persona di un bambino è potente.

Anno dopo anno si segue l'evoluzione e la crescita di Miki e della sua famiglia tra alti e bassi: una famiglia particolare ma in cui si percepisce l'amore. Ed, infatti, ad un certo punto, Miki si rende conto che , rispetto a tante altre famiglie "normali", lui ha due papà che gli vogliono bene, che lo seguono, che gli sono vicini. E, devo dire che ho apprezzato moltissimo sia Slava che Lev nella loro figura di genitori.

Se la storia sembra prendere una certa piega e dimostrare che una coppia di omosessuali può allevare figli eterosessuali, all'improvviso tutto cambia e con l'arrivo dell'adolescenza, Miki si scopre sempre più attratto dai ragazzi e tutto ciò lo destabilizza: quell'equilibrio tanto agognato e raggiunto a fatica, si spezza. Sinceramente non ho capito perché la storia prenda questa piega, perché vada a dar ragione alla propaganda omofoba per la quale omosessuali possono crescere solo omosessuali; certo è che, anche in questa parte finale, il divario in Mika tra desideri e realtà è di nuovo forte e destabilizzante e la lettura è tosta: venire a patti con la propria natura è un processo che richiede tempo e maturità.

E' una storia molto scorrevole nonostante l'argomento e mi ha coinvolto tantissimo soprattutto perché "tira la corda" fino alla fine anche se, comunque, avrei preferito un'evoluzione finale diversa.


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Ecco il calendario con date e blog partecipanti!



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