L'IRONIA DEL DESTINO
Mathias P. Sagan
Editore: Auto pubblicato
Prezzo: Ebook € 3.99
Pagine: 320
Genere: Romance M/M
Trama: Jesse Delgrange è uno studente in legge e convive con la sua migliore amica, Emma. È in cerca di un nuovo lavoro e sembra abbia trovato quello ideale, quando diventa baby sitter per una coppia di parrucchieri, Alan e Justin. Quando incontra il nuovo vicino di casa dei due uomini, fa di tutto per combattere la sua attrazione perché, da quando è stato licenziato dal suo precedente impiego per essere andato a letto con il suo datore di lavoro etero, ha giurato di non cadere mai più in quella trappola.
Elliott Vital è appena tornato dagli Stati Uniti dove ha lasciato la sua ex-moglie con il suo ex-migliore amico che si sono messi insieme, a loro dire, per colpa di un grande amore. Affranto, ha perso ogni certezza. Non solo, poiché non sa più nemmeno chi è. Etero o gay, le domande che si pone in ogni momento della giornata sono molto inquietanti. Ma avrà il coraggio di realizzare i suoi desideri e dichiarare il suo amore per il giovane della porta accanto?
L'ironia di due destini che non avrebbero mai dovuto incrociarsi...
Recensione
Ho letto recentemente un romanzo di Sagan ed è stata una lettura piacevole e divertente. Questa volta, purtroppo, non posso dire altrettanto: la trama è interessante, ma lo sviluppo non mi ha per nulla convinto.
Elliott, eterosessuale, ha appena divorziato e si ritrova a vivere in un appartamento vicino a quello di una coppia di omosessuali che hanno un figlio di cinque anni ed ha come babysitter un giovane omosessuale.
Vuoi la vicinanza della felice coppia, degli sguardi apprezzanti di Jesse, il babysitter, della tragica fine del suo matrimonio, Elliott comincia a pensare sempre più spesso a Jesse.
Elliot è confuso, convinto di essere eterosessuale si scopre sempre più attratto dagli uomini ed ha difficoltà ad accettarsi, a capire come è possibile, se è vera attrazione, se è un momento di sbandamento od una reale tendenza del suo cuore.
E poi alcune scene sono piuttosto banali e ripetitive o esagerate ed invece di arricchire la storia, la "sviliscono", anche perché, spesso i protagonisti sono talmente mielosi da far venire il diabete solo leggendo e sembrano più delle caricature.
L'idea della storia è buona, anche perché la narrazione è scorrevole e c'è il doppio punto di vista che è sempre apprezzabile, peccato per la costruzione che fa precipitare in basso il giudizio.
Elliott, eterosessuale, ha appena divorziato e si ritrova a vivere in un appartamento vicino a quello di una coppia di omosessuali che hanno un figlio di cinque anni ed ha come babysitter un giovane omosessuale.
Vuoi la vicinanza della felice coppia, degli sguardi apprezzanti di Jesse, il babysitter, della tragica fine del suo matrimonio, Elliott comincia a pensare sempre più spesso a Jesse.
Elliot è confuso, convinto di essere eterosessuale si scopre sempre più attratto dagli uomini ed ha difficoltà ad accettarsi, a capire come è possibile, se è vera attrazione, se è un momento di sbandamento od una reale tendenza del suo cuore.
Non sono ancora pronto ad accettare una cosa del genere. E' destabilizzante, mi sento sottosopra e non posso parlarne con nessuno.Sicuramente scoprirsi omosessuali a trent'anni, dopo pure un matrimonio, non è una cosa da tutti i giorni ed imparare a vivere con questa nuova realtà non è semplice, anche perché Jesse è piuttosto giovane ed è il babysitter dei vicini e ad Elliott sembra tutto sbagliato, una situazione ingestibile. Purtroppo nel romanzo, a mio avviso, in alcuni momenti non si è dato il giusto peso a questi dubbi interiori, al lato, diciamo riflessivo.
E poi alcune scene sono piuttosto banali e ripetitive o esagerate ed invece di arricchire la storia, la "sviliscono", anche perché, spesso i protagonisti sono talmente mielosi da far venire il diabete solo leggendo e sembrano più delle caricature.
L'idea della storia è buona, anche perché la narrazione è scorrevole e c'è il doppio punto di vista che è sempre apprezzabile, peccato per la costruzione che fa precipitare in basso il giudizio.
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